Paolo Belli, musicista e conduttore televisivo, è intervenuto nella trasmissione “Italiani Mambo”, condotta da Annalisa Colavito su Radio Cusano Campus, per parlare del concerto di questa sera al Castello di Santa Severa (Rm), dei suoi impegni in tv e della Juventus, sua squadra del cuore dalla nascita.

Ballando con le Stelle, Paolo Belli in attesa di firmare il contratto

Paolo Belli dovrebbe essere riconfermato alla conduzione di “Ballando con le stelle” al fianco di Milly Carlucci, ma l’artista ha precisato di non aver ancora firmato il contratto: “Sto facendo gli scongiuri, finché non si firmano i contratti…. Sto studiando per farmi trovare pronto, se dovesse essere. Il mio compito è quello di prepararmi e lo sto facendo. Il dubbio ti dà tanto ma la televisione, come tutte le cose quando ti esponi, amplifica tutto, anche l’errore. Sei pronto a rimediarlo perché ci hai dato dentro, ma se sbagli e sei impreparato la televisione ti massacra, sei imperdonabile. La televisione non è un esame che si può riparare, se sbagli. Devi farti trovare pronto. Guardando la faccia bella della medaglia, se ti fai trovare pronto arrivi a milioni di persone. Ho trenta persone che ruotano attorno al sottoscritto, è un lavoro”.

La Juventus

Paolo Belli ha parlato anche dell’inizio di stagione positivo della Juventus, sua squadra del cuore per cui ha realizzato l’inno “Juve, storia di un grande amore”: “Sono felicissimo che siamo partiti col piede giusto, la squadra mi ha divertito tantissimo nelle amichevoli e nella prima del campionato. Scudetto? La fiducia c’è, ma ho visto il Napoli e le altre squadre che sono fortissime. Ci vuole un mix di tante cose: fortuna, preparazione, vince sempre il migliore. Nella mia prima fotografia in fasce, mio padre mi ha avvolto in una bandiera della Juventus e sono rimasto juventino per tutta la vita”.

Il concerto al Castello di Santa Severa

Questa sera, 24 agosto 2023, Paolo Belli si esibirà al Castello di Santa Severa con la sua Big Band: “E’ un grande privilegio. Ormai sto contando le ore, è come un esame. Abbiamo fatto finora trenta concerti in giro per l’Italia ed è andata alla grandissima, il live dà grande gioia. Stasera se va tutto bene sarà la ciliegina sulla torta, se va male sarò bocciato. Non vedo l’ora, ma vorrei non arrivasse mai.”

Televisione o musica, se potessi scegliere?

Entrambe danno soddisfazione, era quello che sognavo di fare da bambino. Che sia capace o no non lo so, come tutte le cose dev’esserci studio e gavetta – ha affermato il cantante – adesso siamo in macchina coi musicisti, continuiamo a studiare le parti, bisogna farsi trovare pronti. Quando fai televisione la soddisfazione è tanta, ma la preparazione ti permette di avere lunga vita: è come avere due grandi macchine, se non sei preparato alla prima curva sbandi.”

“Pur di far commedia”, il tour teatrale

E infine, oltre ai live e alla tv c’è anche il teatro. Un’altra soddisfazione per Paolo Belli & Big Band. “Prima che cominciasse il tour estivo abbiamo portato Pur di far commedia nei teatri, quest’inverno, ed è una piece che ha avuto grande successo. Abbiamo già tante richieste, anche all’estero, per il prossimo anno.”

Sei religioso?

Non mi ha mai regalato niente nessuno, per continuare bisogna guadagnarsi il lavoro. La mia è stata una vita talmente miracolosa che, sicuramente qualcuno che mi aiuta dall’alto c’è. Se è successo a me è successo perché c’è qualcosa di alto e straordinario e di più grande sopra di noi: che sia Dio, Allah, Buddha, non importa. La cosa fantastica è vedere gente sotto il palco che si diverte, è un miracolo, l’affetto delle persone dal 1989 è sempre in crescita.”

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