La Carta Acquisti Dedicata a Te, nota anche come Carta Acquisti, Carta Dedicata a Te o Social Card, con un valore di 382,50 euro, è stata introdotta come risposta alla crisi economica per supportare le famiglie in difficoltà in Italia. Tuttavia, emergono ora dubbi sulla sua corretta distribuzione e su possibili rimborsi da parte di alcuni beneficiari. Vediamo di cosa si tratta e chi deve restituire i soldi.
Carta acquisti dedicata a te: chi può richiederla
Il Governo italiano ha messo da parte un impressionante fondo di 500 milioni di euro per distribuire queste carte, destinate all’acquisto di beni alimentari. Per chiarire le ambiguità, ecco chi può richiederla:
- Famiglie composte da almeno tre membri residenti in Italia;
- Iscritti all’Anagrafe della Popolazione Residente;
- Famiglie in possesso di una certificazione ISEE valida che non superi i 15.000 euro.
L’Inps ha il compito di identificare coloro che sono idonei e informare i Comuni di competenza. Una volta avvisati, i beneficiari possono ritirare la carta presso gli uffici postali. Tuttavia, la carta ha delle restrizioni: può essere utilizzata solo per acquistare generi alimentari, escludendo alcolici e tabacco.
Carta acquisti dedicata a te 2023: chi deve restituire i soldi adesso
Da quando la Social Card è stata introdotta, sono emerse alcune problematiche. Ad esempio, alcuni beneficiari del reddito di cittadinanza hanno ricevuto la carta, nonostante non rientrassero nei criteri. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla necessità di restituire i fondi una volta effettuati controlli più approfonditi da parte dell’Inps.
Diverse fonti, infatti, indicano che Poste Italiane potrebbe aver distribuito erroneamente le Carte Acquisti a coloro che già ricevono il reddito di cittadinanza, un sostegno che li esclude dalla possibilità di ottenere questa carta. Se confermato, ciò significherebbe che questi beneficiari dovranno restituire l’importo ricevuto. L’Inps dovrebbe iniziare i controlli nei mesi di settembre e ottobre, e le famiglie che hanno erroneamente ricevuto e attivato la carta potrebbero dover affrontare richieste di rimborso.
Se un cittadino percepisce il reddito di cittadinanza ma riceve la Carta Acquisti, infatti, è fondamentale non attivarla per evitare future complicazioni. La consapevolezza e l’informazione giocano un ruolo cruciale per garantire che i benefici vengano distribuiti correttamente e per evitare disagi finanziari imprevisti.
Carta dedicata a te 2023: chi è escluso dal beneficio
Non tutti hanno diritto alla Carta Acquisti 2023. Oltre a coloro che ricevono il reddito di cittadinanza, sono esclusi:
- Beneficiari di reddito di inclusione;
- Chi riceve già l’indennità come Naspi, Dis Coll, CIG e indennità di mobilità;
- Coloro che beneficiano di qualsiasi altra forma di integrazione salariale statale o sostegno in caso di disoccupazione involontaria;
- Famiglie monogenitoriali o single, poiché la carta è destinata a nuclei familiari di almeno tre persone.
Carta acquisti dedicata a te: periodo di validità
Sebbene la carta sia stata concepita per il 2023, la sua durata effettiva va oltre questo anno. Per determinare la durata esatta, è fondamentale controllare il periodo di validità stampato direttamente sulla carta. In alcuni casi, questo periodo può estendersi fino al 2028. Tuttavia, una volta esaurito l’importo, non sarà possibile ricaricare la carta o prelevare denaro in contanti.
Social Card: acquisti ammessi e limitazioni
I beneficiari possono utilizzare la Carta Acquisti 2023 per acquistare una varietà di beni di prima necessità. Questo include generi alimentari come pane, latte, pasta, carne e prodotti freschi. Oltre a ciò, i prodotti per l’igiene personale e della casa sono ammissibili. Tuttavia, ci sono limiti sull’acquisto di farmaci, anche quelli essenziali. Ovviamente, non si possono comprare prodotti come alcool e tabacco, né tantomeno altri prodotti come i surgelati (e questo ha fatto storcere il naso ad alcuni). È prevista una futura revisione di questi criteri, che potrebbe arrivare già a settembre.