Cos’è il tuppo siciliano? Il tuppo è quello che comunemente viene chiamato chignon ed è legato alla tradizione delle brioche siciliane. Infatti la forma di questo lievitato ricorda proprio la testa di una donna con lo chignon dove i lunghi capelli vengono avvolti in un perfetto “tuppo” basso o semi-alto fermato con delle spille.

Il tuppo nasce a S.Teresa di Riva, piccolo paese in provincia di Messina dove si narra che all’interno di una nobile famiglia siciliana con numerose figlie femmine il pasticcere pensò a qualcosa di morbido su cui spalmare burro e marmellata durante la loro colazione o durante la merenda realizzando questa questa soffice bontà diventata oggi famosa in tutto il mondo.

Cos’è il tuppo siciliano: come si mangia

Ecco come si può mangiare e gustare a pieno l’originale brioche siciliana col tuppo:

Per prima cosa, prima di mangiare una brioche siciliana col tuppo bisogna assolutamente scaldarla qualche minuto in microonde. Il calore infatti la renderà ancora più morbida e farà esplodere gli aromi e i profumi che la compongono. L’accostamento caldo/freddo poi è davvero amato dai siciliani, che spesso mangiano questa brioche con granita e gelato.

Importante poi partire proprio dal tuppo, infatti i siciliani amano staccare il tuppo e affogarlo nella granita, nel gelato o nella crema.

Nell’isola, soprattutto nelle zone che si affacciano sul mare, si producono anche moltissime varietà di granite, dalle classiche, alla fragola, al limone e alla mandorla, alle più insolite pesca e malvasia o alle più golose al caffè, pistacchio e cioccolato.

Il freddo della granita richiama quello più caldo e soffice della brioche che di fatto si mangia a pezzi come se fosse un cucchiaino per prendere la granita.

Anche abbinare la brioche al gelato è una tradizione della cultura siciliana. In alcune zone della Sicilia il gelato viene accompagnato alla brioche allo stesso modo in cui si accompagna la granita mentre in altre zone dell’isola si può addirittura far aprire in due la brioche e imbottirla col gelato, proprio come se fosse un panino.

C’è poi anche chi ama la brioche come semplice “panino dolce” da imbottire con creme e marmellate. Neanche in questo caso il tuppo viene dimenticato. Il bello di questo piatto è proprio quello di staccare il tuppo come un elemento a parte e di farlo affogare nella crema.

Infine, c’è chi adora così tanto la brioche da usarla anche come panino per condimenti salati, in molti infatti la imbottiscono con il prosciutto.

Le brioche appena sfornate possono essere conservate per circa 24 ore. In alternativa possono essere messe in freezer subito dopo la cottura, non prima però di essersi raffreddate. Per conservarle più giorni, è bene riporle in freezer per non più di 2 settimane da crude e poi infornarle e gustarle appena cotte.

Le differenze tra la brioche con il tuppo e il croissant

Nonostante questa sia una prelibatezza di tutta la Sicilia nella regione si potranno comunque notare delle differenze sostanziali sia nella consistenza sia nell’utilizzo di questa bontà. Ad esempio nel messinese risulta più morbida e ben lievitata, mentre nel catanese è l’esatto opposto.

Oltre alle differenze sostanziali sull’utilizzo e sulla preparazione della “brioche cu tuppu”, esistono anche alcune credenze popolari riguardo questo piatto tipico. Sono in molti infatti a credere che la brioche con il tuppo sia in realtà la versione siciliana del croissant francese anche se in realtà sono molto differenti.

Infatti la brioche siciliana si differenza da qualsiasi altro lievitato per: ingredienti, preparazione, alveolatura. Gli ingredienti sono: farina, burro, uova, lievito e zucchero. L’impasto del croissant invece prevede meno burro e uova rispetto alla ricetta siciliana della brioche, cambiandone strutturalmente sia la lavorazione che la consistenza.

Per 100gr di brioche con il tuppo si contano circa 400 kcal.