Si spengono le speranze per le due donne scomparsi ieri in Alta Valmalenco (in provincia di Sondrio), dopo essersi lanciate in un torrente a Lanzada nel tentativo disperato di salvare il loro cane caduto nell’acqua: i loro corpi sono stati trovati dagli uomini del soccorso alpino.

In questo momento si stanno dunque compiendo le operazioni di recupero delle salme a cui, oltre agli esperti del soccorso alpino, hanno preso parte anche i sub dei Vigili del fuoco e i militari del Sagf della Guardia di finanza di Sondrio.

Valmalenco, trovati i corpi delle due donne entrate nel torrente Fellaria

La prossimità al ghiacciaio di Fellaria, da cui prende il nome il torrente nel quale hanno perso la vita due escursioniste leccesi, rende le acque particolarmente gelide. Probabilmente, proprio il freddo ha avuto un ruolo determinante nella morte di Veronica Malini e Rosa Corallo, di 54 e 60 anni, che si erano coraggiosamente lanciate nella corrente per salvare il cane di Rosa Corallo, finito accidentalmente in acqua.

Per la precisione, Corallo avrebbe cercato di salvare il suo amico a quattro zampe, ma sarebbe a sua volta finita nel torrente. A quel punto Malini, intenzionata ad aiutare l’amica, avrebbe perso l’equilibrio e si sarebbe trovata anche lei nel Fellaria.

Le due donne erano state dichiarate disperse dal pomeriggio di ieri, quando non sono riemerse dopo il loro tentativo di salvataggio nel torrente a 2500 metri di altitudine. Dopo ore di ricerche contro il tempo, sono purtroppo state confermate le previsioni più pessimistiche.

Incidenti in montagna sempre più frequenti: ieri escursionista 76enne morto a Sondrio

La montagna, con i suoi paesaggi mozzafiato e la garanzia di un contatto diretto con la natura, attira sempre più turisti. Il mondo dell’escursionismo è però ricco di insidie e va approcciato con rispetto e competenza: il rischio altrimenti è quello di incappare sempre più spesso in terribili tragedie.

Solo ieri, le montagne introno a Sondrio sono state scenario di un altro drammatico incidente. Un uomo di 76 anni è infatti scivolato dal sentiero che stava percorrendo sul Monte Spluga, nei pressi del Lago Nero dello Spadolazzo, precipitando per diverse centinaia di metri, sotto gli occhi degli altri escursionisti.

Inutili i soccorsi: l’uomo è morto per la tremenda caduta e la sua salma, una volta recuperata, è stata portata in elicottero a Madesimo.