Le parole di Mahmood sul padre non sono mai state rabbiose anche se in alcuni testi delle canzoni traspare il risentimento nei suoi confronti. Il cantante aveva raccontato in un’intervista di essere stato abbandonato dal padre quando aveva 5 anni. Nonostante questa separazione però Alessandro era riuscito a vivere un’infanzia e adolescenza felici grazie alla presenza della madre, dei fratelli e dei cugini. Tra i due però non c’è stato più alcun contatto. Solo dopo la vittoria a Sanremo, Mahmood era riuscito a sentire il padre anche se ad oggi i rapporti sono sporadici: “Ultimamente non lo sto sentendo, lo avevo fatto dopo Sanremo. Quando finirà tutto questo e avrò più tempo ci sarà modo di confrontarsi. Mamma fa da tramite, lo ha sempre fatto anche quando mi lasciò andare in Egitto a 8 anni nonostante i pareri discordi in famiglia: temevano non mi avrebbe fatto tornare. Lei non ha mai parlato male di lui”. Il padre di Mahmood è uscito finalmente allo scoperto raccontando la sua verità. Ecco cosa ha dichiarato.

Padre di Mahmood, il rapporto con il figlio

Il padre di Mahmood è di origini egiziane e dopo aver lasciato l’Italia si è trasferito al Cairo. L’uomo ha abbandonato la famiglia quando Mahmood aveva 5 anni. Il cantante ha spiegato di aver provato un sentimento di rabbia nei suoi confronti che è poi riuscito a canalizzare nella musica. Oltre al brano Soldi, Mahmood ha parlato del padre Amed in Gioventù paterna. Famoso il verso del brano “violenza chiusa dentro quattro matrimoni”. Amed ha infatti avuto quattro matrimoni e altri figli, di cui una femmina e un maschio, rispettivamente a Milano e in Egitto. Ad oggi sembra che il cantante abbia riallacciato i rapporti con il padre: “Avevo promesso che ci saremmo rivisti. Comunque abbiamo riallacciato un rapporto da qualche anno. Al giorno d’oggi è una cosa comune e il mio non è stato proprio un abbandono perché in questi anni ci siamo comunque sentiti”.

In un’intervista al Quotidiano Nazionale, il padre di Mahmood ha dato la sua versione dei fatti spiegando che in questi anni non ha mai abbandonato il figlio: “È vero che mi sono rifatto una vita ma non ho mai abbandonato Alessandro: ci sono foto di noi due al parco, in momenti di vacanza, in diverse occasioni, anche in Egitto. Andavamo a mangiare fuori insieme, è anche venuto a casa mia quando vivevo a Trezzano sul Naviglio, ha preso in braccio la sua sorellina che ora ha 11 anni e mezzo”. Un rapporto che dunque non si è mai interrotto anche se il padre di Mahmood afferma di aver sofferto molto per come si è sentito descritto nelle canzoni del figlio: “Anche se non ci vedevamo spesso, il rapporto non si è mai interrotto e non avrei mai immaginato che potesse parlare di abbandono. Mi fa soffrire sentirmi descritto in questo modo”.

I rapporti oggi

Ahmed e il figlio Alessandro non hanno rapporti da circa un anno. Quando l’uomo si è ammalato gli avrebbe chiesto di andarlo a trovare ma il cantante si sarebbe rifiutato. Un comportamento che ha rammaricato Ahmed che ha concluso l’intervista con una provocazione: “Se lui davvero pensa che io l’abbia abbandonato e non vuole avere più a che fare con me, vorrei che cambiasse il suo cognome: non più Mahmoud. Non pretendo che cambi il suo nome d’arte ma quello reale”.

Nelle interviste sulla sua famiglia, Mahmood ha sempre parlato della madre che lo aveva cresciuto e sulla separazione dei genitori aveva dichiarato: “Fu come se non fosse successo niente, a dir la verità, anche se ogni volta, mentre lo dico, mi fa strano. Mamma mi portò dallo psicologo, il quale confermò che non avevo problemi. E poi mio padre, nel periodo in cui è rimasto a Milano, veniva a prendermi tutti i weekend. Mi estraniavo, egoisticamente, per proteggermi? Non lo so. Ma anche lì, tutto merito di mia madre: lui gliene ha fatte passare! ma lei mai una parola contro! mai raccontato niente! Ha sacrificato tutta la vita per lavorare e crescermi. E a volte mi sento in colpa per questo”.