Iniziano a prendere forma le proposte del governo in merito alla riforma fiscale del prossimo anno. Interessati sono soprattutto i lavoratori dipendenti e i collaboratori, per i quali potrebbe essere estesa a tutti la soglia dei fringe benefit fino a 1.000 euro. Novità interessano anche i lavoratori domestici come colf, badanti e baby sitter e le famiglie datrici di lavoro: potrebbe arrivare il tetto di 3.000 euro all’anno di spese deducibili.

Entrambe le ipotesi erano state caldeggiate già nei decreti legge precedenti ma poi mai approvate. Nella legge di Bilancio 2024 il governo sembrerebbe dare la priorità ad aumentare gli stipendi e i redditi delle famiglie. Difatti, arriverà anche la detassazione per i premi di produttività con aliquota che rimarrà al 5%.

Riforma fiscale: fringe benefit fino a 1.000 euro per tutti

Novità in tema di riforma fiscale sono in arrivo nella legge di Bilancio 2024, in particolare sui fringe benefit e sulle spese deducibili di colf, badanti e baby sitter. Sui fringe benefit, attualmente la soglia di esenzione fiscale è pari a 3.000 euro all’anno e si riferisce ai lavoratori con figli.

Il governo sta lavorando a confermare questa soglia anche per tutto il 2024, dal momento che la scadenza è fissata per il prossimo 31 dicembre. Nello scorso mese di giugno, dopo varie ipotesi di riformulazione dei fringe benefit, con l’approvazione della conversione in legge del decreto 48 del 2023 (il Dl “Lavoro”), il beneficio fiscale è rimasto solo per i lavoratori con figli.

Premi di produttività, detassazione da confermare per il 2024

Il governo avrebbe l’intenzione di aumentare anche la soglia dei lavoratori senza figli. Per questo motivo, si sta facendo strada un’ipotesi che era stata caldeggiata nella scorsa primavera di aumentare la soglia di esenzione fiscale a tutti da 258,23 a 1.000 euro. In questo modo si recupererebbe anche una misura accantonata in sede di approvazione del decreto 48.

Lo scorso anno, il governo guidato da Mario Draghi aveva aumentato la soglia di esenzione fiscale da 258,23 a 600 euro con il decreto “Aiuti bis”. Successivamente, con il decreto “Aiuti quater”, la soglia fu incrementata a 3.000 euro ma limitatamente alla fine del 2023.

Sui premi di produttività, peraltro, si registra anche l’intenzione di mantenere la detassazione applicata fino ad ora. I premi sarebbero soggetti all’imposta agevolata del 5%, anziché del 10%. Ad oggi, questa percentuale viene applicata per importi fino a 3.000 euro e per redditi non eccedenti gli 80.000 euro.

Riforma fiscale, nuovo tetto di 3.000 euro deducibilità colf e badanti e bonus assunzioni

Un’ulteriore misura che potrebbe arrivare con la legge di Bilancio 2024 è quella dell’aumento della soglia delle spese deducibili a favore delle famiglie che impieghino lavoratori domestici, colf, badanti e baby sitter su tutti. L’attuale soglia è pari a 1.549,37 euro all’anno: il governo potrebbe aumentarla a 3.000 euro. Anche in questo caso si tratta di una misura che non era passata in sede di approvazione del decreto legge 48 del 2023.

Oltre alle misure di carattere fiscale per i lavoratori e le famiglie che assumano collaboratori domestici, il governo sta lavorando anche per confermare i bonus per le assunzioni di categorie più in difficoltà. In particolare, dovrebbero essere confermati i bonus attivi nel 2023 che riguardano le assunzioni di giovani under 36 anni e quelle delle donne svantaggiate.

Entrambi i bonus sono in scadenza al 31 dicembre prossimo. Per le assunzioni di giovani, il bonus è pari a 8.000 euro all’anno sui contributi previdenziali versati dai datori di lavoro fino al tre anni. Nelle regioni più svantaggiate il periodo di fruizione degli incentivi è di quattro anni.