Dal vertice dei Paesi Brics in corso in Sudafrica arriva un nuovo monito del presidente cinese Xi Jinping rivolto a Usa e Occidente. Xi ha chiesto un vero multilateralismo negli equilibri mondiali, denunciando l’atteggiamento troppo spesso unilaterale tenuto da Stati Uniti e dalle altre potenze occidentali, raggruppate nel G7 o nel G20.

Vertice Brics, Xi Jinping spinge per l’espansione del gruppo contro Usa e Occidente

È da Johannesburg, in Sudafrica, dove si sta tenendo il vertice dei Paesi Brics (dalle iniziali delle nazioni che ne fanno parte: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), arriva il nuovo affondo di Xi Jinping verso gli Stati Uniti e l’Occidente tutto.

Dopo le ‘scaramucce’ a seguito del vertice tra Corea del Sud e Giappone ospitato dal presidente Usa Joe Biden a Camp David, con Pechino che ha accusato i tre paesi di essersi intromessi in questioni relative alla propria politica interna – i rapporti con Taiwan – ora il presidente cinese ha deciso di criticare apertamente lo squilibrio che caratterizza l’organizzazione geopolitica mondiale.

Uno squilibrio dovuto alle politiche unilaterali degli Stati Uniti e dei paesi occidentali riuniti nei vertici del G7 o nel Quad (l’alleanza strategica formata da Australia, Giappone, India e Usa), spesso critiche nei confronti della Cina. In risposta a questa situazione, Xi Jinping nel suo intervento a Johannesburg ha chiesto regole internazionali condivise da tutti e “un vero multilateralismo”.

Anche per questo, ha sollecitato l’ampliamento del gruppo dei Brics, che gli dia più spessore e forza nello scacchiere internazionale. Il presidente cinese ha, infatti, ricordato come siano circa 40 i paesi che hanno richiesto l’adesione, provenienti da Africa, Asia e Medio Oriente, tra cui:

  • Argentina
  • Iran
  • Arabia Saudita
  • Indonesia
  • Egitto

Ampliamento dei Brics e una nuova moneta per i suoi componenti

Come confermato dall’intervento del presidente cinese, il vertice è stato all’insegna di toni all’apparenza distensivi ma che, in realtà, contenevano avvertimenti piuttosto inequivocabili alle potenze occidentali, Usa in primis.

L’ampliamento del gruppo dei Brics si accompagna a una strategia di rafforzamento che potrebbe sfociare nell’introduzione di una nuova moneta per il commercio tra i paesi che fanno parte del vertice. Ipotesi, questa, sostenuta sia dal presidente russo Vladimir Putin, sia da quello brasiliano Inacio Luiz Lula da Silva.