La passività-aggressività è un modello comportamentale che può manifestarsi attraverso l’ostilità e la rabbia nascosta espressa in modo indiretto.

Invece di affrontare apertamente le proprie emozioni, le persone passive-aggressive spesso scelgono di agire in modi che sembrano innocui o superficiali, ma che in realtà trasmettono un messaggio negativo o critico.

Riconoscere questo tipo di atteggiamento è fondamentale per promuovere la comunicazione aperta e la comprensione nelle relazioni interpersonali, soprattutto per gestire la rabbia. Scendiamo nei dettagli.

Come si manifesta la passività-aggressività

La comunicazione passivo-aggressiva è veleno per le relazioni.

“Certo, tesoro, quello che vuoi”, dice, in realtà non ne ha affatto voglia e poi passa ore a lamentarsi del suo partner con gli amici. “No, no, non è niente, va tutto bene”, risponde lei e dentro invece è nera dalla rabbia. “Certo, lo farò volentieri”, afferma il collega, ma poi si vendica consegnando un lavoro sciatto.

Tale comportamento è veleno per le relazioni interpersonali, gli psicologi lo chiamano comunicazione passiva-aggressiva.

Si dice che il termine sia stato coniato dal medico e psichiatra americano colonnello William Menninger durante la seconda guerra mondiale quando vide i soldati rifiutare indirettamente gli ordini fingendo di non averli capiti o di averli dimenticati.

Usavano invece l’ironia o il sarcasmo e calunniavano i loro superiori senza che questi se ne accorgessero. Ciò che lo psicologo militare ha osservato nei soldati non si limita affatto alla comunicazione tra superiori e soldati.

Il comportamento passivo-aggressivo si verifica in tutti i tipi di relazioni e può causare stress e tensione; nelle relazioni di coppia, nelle amicizie, nei gruppi di lavoro o nei confronti di familiari, conoscenti o vicini, con donne e uomini.

L’aggressività passiva è una forma di aggressione nascosta che spesso non è immediatamente evidente a prima vista perché vengono inviati messaggi contraddittori.

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Come si esprime il comportamento passivo-aggressivo?

Il comportamento passivo-aggressivo può manifestarsi in molte forme diverse nella vita di tutti i giorni. Si tratta di diversi tipi di comportamento volti a danneggiare gli altri.

Alcuni atteggiamenti propri di un passivo aggressivo sono:

  • parlare male degli altri;
  • tramare complotti;
  • dimenticare apparentemente accidentalmente appuntamenti o questioni importanti;
  • mettere in imbarazzo una persona di fronte ad altri in modo subdolo o finto-casuale.

Anche la perdita o la distruzione di oggetti importanti per un’altra persona, apparentemente involontariamente, è uno di questi.

Spesso viene anche utilizzato uno pseudo-umorismo, che serve ad offendere una persona.

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La passività-aggressività è una malattia?

Per un certo periodo gli psicologi hanno considerato tale comportamento come una malattia mentale – disturbo passivo-aggressivo della personalità.

Da anni, però, non è più così. Sebbene alcuni esperti continuino a considerare il comportamento passivo-aggressivo come parte dei disturbi della personalità e dei disturbi comportamentali, non è più considerato un disturbo a sé stante.

Quali sono le tattiche dei passivi-aggressivi?

Ecco alcune tattiche utilizzate dai passivi-aggressivi:

  • Fare lo stupido: qualcuno finge di non ricordare un accordo o dichiara che qualcosa non è stato affatto concordato.
  • Pseudoumorismo: presenti un’affermazione effettivamente offensiva come divertente e l’altra persona lo giudichi come guastafeste se non la trova divertente.
  • Sparli degli altri alle loro spalle.
  • Metti in imbarazzo qualcuno di fronte agli altri.
  • Capovolgi la situazione e incolpi l’altra persona.

Perché le persone si comportano in modo passivo-aggressivo?

Sono tre i motivi centrali che guidano le azioni e i pensieri delle persone quando si comportano in modo passivo-aggressivo: l’inviolabilità dei propri confini, l’autonomia e il riconoscimento.

  • Inviolabilità dei propri confini: l’esperienza che altri non rispettano e trasgrediscono i propri confini porta a presupporre che i propri confini debbano essere rigorosamente protetti.
  • Autonomia: esperienze di controllo, sorveglianza, paternalismo, privazione dei diritti civili, divieti o restrizioni contro le quali non ci si può difendere possono portare alla convinzione di dover avere il controllo totale della propria vita.
  • Riconoscimento: si ha un forte bisogno di essere riconosciuti e rispettati.

Le persone che sentono il bisogno di proteggersi dagli attacchi degli altri possono essere inclini a comportamenti passivo-aggressivi.

L’aggressività passiva è la strategia di coloro che si credono inferiori. Una tale strategia può essere trovata anche nelle persone con tendenza al narcisismo.

Come affrontare la comunicazione passivo-aggressiva?

Come affrontare la situazione quando noti che qualcuno nella tua cerchia di amici, conoscenti o familiari, tuo marito o tua moglie, si comporta in modo passivo-aggressivo?

Alcuni suggerimenti sono i seguenti:

  • Non rispondere al comportamento: le reazioni negative da parte tua rafforzano e incoraggiano l’altra persona.
  • Non incolpare.
  • Agisci in modo concreto ed empatico: formula il tuo punto di vista concretamente, ma senza accuse.
  • Rimuovi quella persona dalla tua vita, se necessario; se hai la sensazione che nessuno dei tuoi tentativi sia d’aiuto e che l’interazione ti stia stressando, riduci le interazioni con quella persona al minimo.

Se credi di essere passivo-aggressivo cerca di riflettere sui motivi per cui ricorri a questo metodo e sul motivo per cui non riesci ad esprimere apertamente le critiche.

Perché ti arrabbi? In quale altro modo puoi esprimere quella rabbia o addirittura usarla in modo produttivo? Quali obiettivi vuoi effettivamente raggiungere? Impara ad esprimere le emozioni in modo appropriato.