Chi è il papà di Gianmarco Tamberi? Il padre ed ex allenatore dell’atleta vincitore ieri della medaglia d’oro nel salto in alto ai Mondiali di Budapest, è Marco Tamberi anche lui ex atleta e finalista alle Olimpiadi di Mosca del 1980. In quell’occasione si era qualificato saltando 2,21 m, misura che in finale però non riuscì a raggiungere dovendosi accontentare del 15º posto.

Tamberi dovette poi rinunciare alla sua carriera di atleta a soli 27 anni, nel 1984, a causa di un incidente stradale nel quale fu investito da un camion che gli tranciò il tendine d’Achille.

Oggi Marco Tamberi fa l’editore e fino a poco tempo fa seguiva le gesta di entrambi i figli. Il maggiore, Gianluca, classe 1990, infatti pratica il lancio del giavellotto mentre con Gianmarco condivideva la passione per il salto in alto dedicandosi ad allenarlo e prepararlo alle varie competizioni per moltissimo tempo.

Chi è il papà di Tamberi: la decisione di cambiare allenatore

Poco tempo fa Gianmarco Tamberi ha avuto il coraggio di cambiare decidendo di non farsi più seguire ed allenare dal padre. 

Al termine della passata stagione l’atleta infatti aveva deciso di lasciare il proprio allenatore, ovvero il padre Marco, pensando che non ci fosse più la giusta intesa per proseguire insieme l’attività sportiva.

La sua è stata senza dubbio una scelta difficile, un cambio di rotta preciso e mirato, che poteva destare qualche perplessità ma che si è rivelata essere la scelta giusta.

Il ribattezzato Gimbo, come ormai viene chiamato da tutti, ha così scelto Giulio Ciotti come nuovo tecnico, affiancato dal preparatore atletico Michele Palloni e dal fisioterapista Andrea Battista.

Insieme a loro si è allenato duramente per poter arrivare all’appuntamento dei Mondiali di Budapest in grande forma e lo ha dimostrato ieri sera vincendo la medaglia d’oro.

Come sono oggi i rapporti tra di loro

La decisione di cambiare allenatore e dare un nuovo slancio alla sua carriera ha inevitabilmente incrinato i rapporti, già delicati tra Gianmarco e Marco Tamberi.

Nonostante però i due non si parlino da tempo, durante la serata di ieri, nel marasma della festa a Budapest, Gimbo si è reso protagonista di uno splendido gesto dedicando la medaglia appena vinta proprio a papà Marco.

L’atleta classe 1992 ha detto:

“Dedico la medaglia a mio padre con cui non parlo da un po’. È pazzesco, tutti i sacrifici sono ripagati. In queste manifestazioni so di poter dare il meglio. Sono rimasto concentrato divertendomi. Il mio segreto è essere me stesso. Sapevo che il 2.36 era un match point. Mi sono caricato di tante responsabilità, non è stato facile separarmi da mio padre. Ho vinto una nuova sfida, è stato un percorso che mi dà energia e che la dà a tutti i tifosi azzurri”.

Ha poi aggiunto:

“Mio papà Marco mi ha insegnato a saltare, quello che ho fatto oggi è anche grazie al percorso condotto insieme a lui, a quello che mi ha insegnato”.

Anche il preparatore atletico Palloni ha commentato la vittoria di Gimbo e ha detto: “Oggi ha vinto un gruppo, il motto era together to get there“. Infine il nuovo allenatore Ciotti ha aggiunto: “Noi lo sapevamo che avrebbe vinto, siamo di fronte al più grande atleta italiano di tutti i tempi“.

Non sono mancati, poco dopo la vittoria, anche i complimenti a Tamberi da parte della premier Giorgia Meloni che con un post sui social ha scritto:

“Ci ha fatto sognare alle Olimpiadi di Tokyo e regalato in passato altre grandi emozioni. E anche oggi, ai Mondiali di Atletica a Budapest, ha saltato più in alto di tutti conquistando l’oro. Complimenti a Gianmarco Tamberi, campione del mondo nel salto in alto e orgoglio italiano”.