Il governo è intenzionato a introdurre un bonus per le assunzioni di mamme, per incentivare le nascite e le famiglie numerose. Ne ha parlato il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, a margine delle dichiarazioni di Giancarlo Giorgetti dei giorni scorsi sul calo delle nascite e sulle difficoltà di attuare la riforma delle pensioni senza una base ampia di occupazione.

Il bonus per le assunzioni delle mamme andrebbe a favore delle imprese per le immissioni in azienda delle donne madri, da calcolare con il taglio delle tasse, in particolare dell’Imposta sui redditi delle società (Ires) che attualmente ha un’aliquota del 24 per cento.

Tra le misure in arrivo c’è anche quella di introdurre un quoziente familiare che servirà a qualificare le famiglie a seconda degli incentivi richiesti. Infatti, oltre alle mamme, il bonus assunzioni potrebbe riguardare anche le famiglie numerose, con tre o più figli.

Bonus assunzioni mamme e famiglie numerose in arrivo: che cos’è e a chi spetta

Incentivare la natalità con una serie di incentivi, tra i quali anche il bonus per le assunzioni delle mamme, è l’obiettivo dichiarato del governo, dopo l’analisi di Giancarlo Giorgetti di qualche giorno fa in merito all’impossibilità di attuare delle riforme (in primis, sulle pensioni) per la bassa ampiezza dell’occupazione e per il crollo delle nascite.

Il nuovo bonus assunzioni delle madri è stato anticipato dal vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, e avrebbe un funzionamento molto simile a quello attualmente in vigore per alcune categorie di lavoratori, come i giovani, le donne con situazioni disagiate e i percettori di indennità, quali il Reddito di cittadinanza.

Ma lo sconto, per questo nuovo incentivo, avverrebbe non sui contributi previdenziali, ma come taglio delle imposte, in particolare sull’Imposta sui redditi delle società (Ires) che, ad oggi, ha un’aliquota del 24 per cento sugli utili prodotti dalle aziende. In caso di assunzioni di mamme, i datori di lavoro potrebbero beneficiare di un taglio di questa imposta, con aliquota fissa del 15 per cento.

Bonus assunzioni mamme, qual è lo sconto per chi assume?

Il nuovo bonus sulle assunzioni non si fermerebbe solo alle mamme, ma includerebbe anche le famiglie numerose, quelle con tre o più figli a carico. L’obiettivo è quello di aumentare i redditi dei nuclei con tanti componenti, riducendo la base imponibile delle famiglie soggetta a tassazione in misura proporzionale al numero di figli.

Per questa agevolazione, i tecnici del ministero dell’Economia e delle Finanze starebbero pensando di allargare il perimetro di applicazione del quoziente familiare che già è utilizzato per il superbonus del 2023. Al di fuori degli interventi edilizi, la tassazione con il quoziente familiare avrebbe come obiettivo quello di essere applicata ai redditi familiari e non più individuali. Pertanto, più figli si hanno e meno tasse si pagano.

Ipotesi di coefficiente familiare per gli incentivi, a cosa serve?

Nel campo delle ipotesi, il governo potrebbe iniziare proprio dal bonus per le famiglie numerose dal momento che costituiscono appena il 5 per cento del totale in Italia. Qualche mese fa si era ipotizzata una maxi detrazione fiscale, pari a 10mila euro, per le famiglie con due o più figli. Ne aveva parlato lo stesso ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nello scorso mese di maggio, anche se poi non seguirono iniziative del governo in tal senso.

Nel progetto del quoziente familiare, tuttavia, questa iniziativa potrebbe tornare utile per assicurare una maxi detrazione ad esempio alle famiglie con almeno tre figli. Ad oggi, il problema principale del governo è quello di trovare risorse per la legge di Bilancio 2024 e assicurare le riforme previdenziali, fiscali e nelle buste paga dei lavoratori dipendenti con la proroga del taglio del cuneo fiscale.