Ricerca scientifica e tecnologica: con la pubblicazione di un comunicato stampa durante il corso della giornata del 7 agosto 2023, il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) ha annunciato lo stanziamento di un ammontare di risorse economiche pari a 30 milioni di euro per i prossimi 5 anni, con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione del Chips Act europeo.
Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che l'Italia sta facendo per la ricerca scientifica e tecnologica, ed, in particolare, a cosa servono i 30 milioni di euro che sono stati investiti per lo sviluppo dei chips.
Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, l'Italia e, nello specifico, il Ministero dell'Università e della Ricerca ha deciso di stanziare altri 30 milioni di euro per i prossimi 5 anni, in aggiunta ai fondi che erano stati messi a disposizione in precedenza, con lo scopo di dare un contributo per anticipare lo sviluppo del Chips Act europeo.
Perciò, insieme al credito di imposta che viene riconosciuto per le imprese che investono nella ricerca e nello sviluppo nell'ambito della microelettronica, nonché al Comitato tecnico per la microelettronica recentemente istituito, il Consiglio dei Ministri (CdM), attraverso la pubblicazione di un apposito decreto, ha approvato la misura relativa al c.d. Chips joint undertaking.
Nello specifico, si tratta del primo finanziamento per la realizzazione di progetti nel settore dei chips, dove l'Italia si muove come protagonista insieme ad altri Paesi europei.
Tali progetti portati avanti dal MUR sono in linea con la crescente domanda di tecnologie avanzate per i chips. Ecco, a tal proposito, quali sono state le dichiarazioni che sono state rilasciate da parte del Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini:
Entrando maggiormente nel dettaglio della misura portata avanti dallo Stato italiano insieme ad altri Stati europei, i 30 milioni di euro che sono stati stanziati dal nostro Paese serviranno per:
Quest'ultimo investimento che è stato e che sarà ancora effettuato dal nostro Paese ed, in particolare, dal MUR sui semiconduttori, servirà a rafforzare la catena di approvvigionamento di questi ultimi in Euopea, in modo da portare avanti il processo legato alla transizione verde e digitale.
Ecco, a tal proposito, quali sono state le parole che sono state pronunciate all'ANSA da parte del capo della segreteria tecnica del Ministero dell'Università e della Ricerca, Alessandro Aresu: