ITS Academy: con la pubblicazione del decreto n. 144 del 21 luglio 2023 da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), sono state assegnate le risorse economiche alle scuole di alta tecnologia per quanto riguarda l’esercizio finanziario 2023.

Il suddetto decreto ministeriale, in particolare, che riguarda anche l’implementazione degli indirizzi di programmazione per la valorizzazione e per il rafforzamento dei percorsi formativi, fa riferimento alle disposizioni che sono contenute all’interno dell’art. 14, comma 5, della legge n. 99 del 15 luglio 2022, così come modificato dall’art. 5, comma 4, del decreto legge n. 198 del 29 dicembre 2022 (c.d. Legge di Bilancio 2023), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 14 del 24 febbraio 2023 e dall’art. 5, comma 21 ter, del decreto legge n. 44 del 22 aprile 2023, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 74 del 21 giugno 2023.

ITS Academy: stanziati 48 milioni di euro sul Fondo per l’istruzione tecnologica superiore

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stanziato un ammontare di risorse economiche pari a circa 48 milioni di euro per l’anno 2023 all’interno del Fondo per l’istruzione tecnologica superiore.

A tal proposito, in base alle disposizioni contenute nella normativa che abbiamo citato durante il corso del precedente paragrafo, il MIM ha stabilito il piano di riparto dei fondi tra le varie Regioni per quanto riguarda l’anno formativo 2023/2024.

Tali risorse, in particolare, avranno lo scopo di consentire agli ITS Academy di realizzare in maniera stabile e veloce i percorsi formativi.

Nello specifico, il 5% del totale delle risorse stanziate sarà erogato con il fine di permettere la realizzazione di misure nazionali di sistema, comprendendo al loro interno anche:

  • il monitoraggio;
  • la valutazione.

Escludendo questa quota pari al 5%, quindi, la restante parte delle risorse economiche sarà indirizzata alle Regioni, le quali poi procederanno con l’erogazione agli ITS Academy che durante il corso dell’anno formativo precedente hanno ricevuto una valutazione in linea con quelli che sono i criteri e le modalità di applicazione che sono stati definiti all’interno dell’Accordo che è stato siglato il 5 agosto 2014 in sede di Conferenza Unificata.

A questo Accordo, poi, sono state introdotte delle modifiche dal successivo Accordo in sede di Conferenza Unificata che è stato raggiunto il 17 dicembre 2015.

A cosa servono le risorse stanziate?

I 48 milioni di euro che sono stati stanziati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito sul Fondo per l’istruzione tecnologica superiore servono per:

a)  potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnologici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, al fine di promuovere l’occupazione, in particolare giovanile, e di rafforzare le condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza, per la competitività e la resilienza, a partire dal riconoscimento delle esigenze di innovazione e sviluppo del sistema di istruzione e ricerca, in coerenza con i parametri europei;

b)  assicurare, con continuità, l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario in relazione alle aree tecnologiche strategiche nell’ambito delle politiche di sviluppo industriale e tecnologico e di riconversione ecologica, allo scopo di contribuire in modo sistematico a sostenere le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo, colmando progressivamente la mancata corrispondenza tra la domanda e l’offerta di lavoro;

c)  rendere visibili gli ITS Academy alle comunità e promuovere la loro diffusione in tutto il territorio nazionale, come valide soluzioni educative di tipo terziario dall’altissimo indice di occupazione, anche attraverso azioni di orientamento rivolte agli studenti degli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado e alle loro famiglie, promuovendo una maggiore inclusione di genere nelle iscrizioni ai percorsi formativi;

d)  sostenere la progettazione dei percorsi degli ITS Academy coerenti con i processi di innovazione tecnologica in atto, anche attraverso l’introduzione di metodologie che favoriscano l’acquisizione di competenze utili nella transizione verso la Quarta rivoluzione industriale e favorire modelli flessibili, anche in apprendistato, per la realizzazione dei corsi, in cui ognuno possa disegnare un proprio percorso personale di apprendimento;

e)  soddisfare i fabbisogni formativi altresì in relazione alla transizione digitale, anche ai fini dell’espansione dei servizi digitali negli ambiti dell’identità, dell’autenticazione, della sanità e della giustizia, all’innovazione, alla competitività e alla cultura, alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica;

f)  migliorare le infrastrutture e ammodernare le dotazioni per la didattica per eliminare eventuali barriere che limitano la mobilità, l’accessibilità alle strutture e la partecipazione alle attività formative, siano queste motorie, sensoriali o causate da disturbi specifici dell’apprendimento;

g)  sviluppare modalità di organizzazione della didattica che consentano di frequentare le attività formative e di recuperare i ritardi per le allieve e gli allievi che versano in particolari condizioni di svantaggio socio-economico o che abbiano disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento;

h)  favorire l’aumento del numero degli iscritti e garantire sempre più alti standard di formazione, anche valorizzando il profilo internazionale, instaurando e promuovendo relazioni di collaborazione con Istituti e imprese di altri Paesi;

i)  promuovere la costituzione di Reti di coordinamento di settore e territoriali per lo scambio di buone pratiche, la condivisione di laboratori e la promozione di gemellaggi tra Fondazioni ITS Academy di regioni differenti, nonché forme di raccordo tra ITS Academy e reti di innovazione a livello territoriale;

j)  promuovere più intense forme di coinvolgimento e di partecipazione delle imprese nell’ambito della realizzazione dei percorsi degli ITS Academy, in modo da creare un canale formativo efficace capace di rispondere alle esigenze del sistema produttivo per aumentare la capacità di innovazione.

LEGGI ANCHE PNRR e Scuola 4.0: le FAQ del Ministero dell’Istruzione