Concorso dirigente Ministero Università: con la pubblicazione del decreto direttoriale n. 732 dell’8 agosto 2023 da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), è stato comunicato l’avvio di una procedura di conferimento di un incarico da dirigente di I fascia presso la Direzione generale del personale, del bilancio e dei servizi strumentali.

Il sopra citato avviso di interpello, in particolare, che è stato redatto dal Segretariato Generale – Direzione generale del personale, del bilancio e dei servizi strumentali, fa riferimento alle disposizioni che sono contenute all’interno dell’art. 19 del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 e all’interno dell’art. 5 della direttiva del Ministero dell’Università e della Ricerca n. 6 del 19 febbraio 2021, recante “Criteri e modalità per il conferimento degli incarichi dirigenziali“.

Concorso dirigente Ministero Università: ecco quali sono i requisiti che bisogna possedere per partecipare alla procedura di selezione

Il conferimento dell’incarico di dirigente di I fascia presso la Direzione generale del personale, del bilancio e dei servizi strumentali del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) viene assegnato in base all’esperienza professionale che è stata maturata da parte del candidato all’interno dell’amministrazione di appartenenza oppure all’interno di altre direzioni o di altre amministrazioni pubbliche nelle quali sono stati esercitati degli incarichi e sono state svolte delle funzioni similari a quelle che vengono richieste dal ruolo bandito.

A tal proposito, dunque, il MUR prenderà in considerazione anche le manifestazioni di disponibilità che sono state o che saranno presentate in base a quanto viene stabilito dall’art. 19, commi 5 bis e 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001.

Ad ogni modo, ecco quali sono i requisiti che bisogna necessariamente possedere al fine di poter presentare la domanda di partecipazione e di poter essere incaricato del ruolo di dirigente presso il Ministero dell’Università e della Ricerca:

  • il possesso di una laurea magistrale (LM) o di un titolo di studio equivalente;
  • la conoscenza per quanto riguarda l’organizzazione e il funzionamento della pubblica amministrazione, anche mediante la dimostrazione di aver avuto delle esperienze pregresse in dei ruoli affini con il ruolo da assegnare;
  • l’esperienza e/o la conoscenza per quanto riguarda la gestione del personale all’interno di un’amministrazione pubblica, ponendo particolare attenzione anche a:
    • il reclutamento;
    • la gestione dello smart working;
    • i procedimenti disciplinari;
  • l’esperienza e/o la conoscenza per quanto riguarda i contenziosi relativi al mondo del lavoro in una pubblica amministrazione;
  • l’esperienza e/o la conoscenza per quanto riguarda la contabilità pubblica, nonché la formazione, la gestione e l’esecuzione del bilancio;
  • l’esperienza e/o la conoscenza per quanto riguarda la programmazione strategica e finanziaria;
  • l’esperienza e/o la conoscenza per quanto riguarda la gestione di banche dati;
  • l’esperienza e/o la conoscenza per quanto riguarda l’innovazione organizzativa e gestionale, nonché la semplificazione e la reingegnerizzazione dei processi anche nell’ambito della transizione digitale;
  • l’esperienza e/o la conoscenza per quanto riguarda i contratti pubblici e gli accordi tra le amministrazioni pubbliche;
  • l’esperienza e/o la conoscenza per quanto riguarda la misurazione e la valutazione della performance, nonché la trasparenza e l’anticorruzione;
  • la partecipazione a:
    • tavoli tecnici;
    • collegi;
    • gruppi di lavoro;
    • commissioni.

Come e quando fare domanda

Per quanto riguarda i termini e le modalità per la presentazione della domanda, infine, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha comunicato che le istanze possono essere inviate tramite PEC, utilizzando il modello allegato al decreto.

Le domande dovranno essere presentate all’indirizzo [email protected] entro le ore 23:59 del 7 settembre 2023, allegando i seguenti documenti:

  • il curriculum vitae (CV) aggiornato, firmato e redatto nel rispetto delle condizioni e delle disposizioni che sono contenute all’interno del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000;
  • una copia firmata di un documento di riconoscimento in corso di validità appartenente al candidato.

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