Quando si viaggia in autostrada, e non solo, i tutor sono tra gli strumenti più temuti dagli automobilisti. Questi strumenti, debitamente segnalati da cartelli, rilevano la velocità media su quel determinato tratto stradale.

A differenza delle multe eseguite dalle Forze dell’Ordine, la segnalazione dell’infrazione commessa non avviene nell’immediato.

Dopo quanto tempo arrivano le multe?

Tutor autostrada, ecco dopo quanto tempo arrivano le multe

In autostrada sono presenti tutor rilevatori di velocità. Quando questi strumenti rilevano una velocità superiore a quella consentita, i dati vengono direttamente inviati alle autorità. A differenza dell’Autovelox, che rileva la velocità al momento del passaggio davanti alla fotocamera, il tutor rileva la velocità media su un determinato tratto autostradale.

Come funziona? Il sensore del tutor del portale d’ingresso rileva la categoria del veicolo e attiva le telecamere che scattano la fotografia. Al contempo, registra la data e l’ora del passaggio. La stessa identica operazione viene eseguita dal sensore del portale successivo.

Il sistema centrale del tutor autostrada abbina i dati registrati dalle telecamere dei due portali e calcola i tempi di percorrenza. Se vengono superati i limiti di velocità, allora il sistema fa una serie di verifiche per risalire all’intestatario e al conducente del veicolo. Come abbiamo detto, successivamente, le violazioni vengono accertate dalle autorità. La Polizia riceve il verbale e deve occuparsi di effettuare la multa, nel rispetto dei margini di tolleranza del 5%, e inviarlo all’automobilista che ha commesso l’infrazione.

Dopo quanto tempo arrivano le multe dai tutor in autostrada? La legge stabilisce che le multe devono essere notificate entro 90 giorni dalla rilevazione dell’infrazione. I termini decorrono, quindi, dal momento stesso in cui viene commessa l’infrazione e terminano con la notifica presso l’ufficio postale.

Come e quando fare ricorso

Se la multa viene spedita in un tempo superiore a 90 giorni, allora può essere contestata per il ritardo presentando un apposito ricorso al Giudice di Pace oppure al Prefetto.

Quanto tempo c’è a disposizione per fare ricorso? Il conducente ha 30 giorni di tempo dalla ricezione della contestazione per presentare il ricorso al Giudice di Pace. Ha a disposizione 60 giorni per impugnare la multa presso il Prefetto. Naturalmente, quando si intende fare ricorso, non si deve pagare la multa fino a quando non vengono eseguiti gli accertamenti.

Il Decreto del Mims del 3 agosto del 2022 ha vietato le multe multiple per la medesima infrazione. Infatti, capitava molto spesso che lo stesso conducente ricevesse multe multiple per lo stesso tratto di strada di andata e ritorno. Si trattava di contestazioni eccessive. Bisogna considerare che lo scopo dei tutor è quello di dissuadere i conducenti ad oltrepassare i limiti di velocità, per la sicurezza propria e degli altri automobilisti, e non di sanzionare gli utenti.

Quando si rischiano sanzioni?

I tutor autostradali rilevano la velocità di tutti i veicoli transitanti su un determinato tratto, che può avere una lunghezza tra i 10 Km e i 15 Km. Come abbiamo spiegato, i tutor rilevano la velocità media.

Il superamento dei limiti di velocità è disciplinato dall’articolo 142 del Codice della strada. In base all’eccedenza della velocità rispetto al limite, salgono anche le sanzioni.

Quali sono?

  • Multa da 41 euro, se la velocità rilevata supera quella consentita fino a 10 Km/h;
  • Multa da 169 euro e decurtazione di 4 punti dalla patente di guida, se la differenza è compresa tra 10 Km/h e 40 km/h;
  • Multa da 829 euro, decurtazione di 10 punti dalla patente e sospensione della stessa per un periodo tra 6 e 12 mesi, se la velocità supera oltre i 60 km/h di quella consentita.

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