Nascono tantissimi profili social fake dei ragazzi arrestati per lo stupro di Palermo. E’ possibile trovare sui finti profili diverse dichiarazioni scioccanti alle quali gli utenti hanno risposto con commenti carichi d’odio.
Stupro di Palermo e profili fake
C’è tanta rabbia dopo i fatti di Palermo e molte persone stanno riversando il proprio rancore sui social. Non è difficile imbattersi in sezioni commenti di post inerenti all’aggressione sessuale avvenuta nel capoluogo siciliano. I messaggi ai ragazzi arrestati sono per lo più auguri di morte e minacce. Il fatto che si conoscano i nomi di sei persone su sette coinvolte nello stupro non aiuta: sempre più persone cercano i profili social dei giovani per lasciare commenti.
I profili fake
In un contesto di rabbia generale e sete di giustizia qualcuno ha pensato di creare alcuni profili Tik Tok ed Instagram dei sette ragazzi. I video diffusi sui social da questi profili sono un “amo” per molti giovani, caduti nella trappola della disinformazione. E’ difficile non provare rabbia di fronte ai TikTok diffusi sui profili falsi. E’ possibile infatti vedere i responsabili che ridono del gesto o totalmente non curanti delle conseguenze.
La rabbia pericolosa degli utenti
“Quando tutta Italia t’incolpa per una cosa privata ma non sa che sei stato trascinato dai tuoi amici” questo è uno dei tanti messaggi comparsi sui profili fake. Alcuni di questi video sono stati prontamente segnalati e sono scomparsi assieme ai profili fake. Già negli scorsi giorni la disinformazione mista alla rabbia ha provocato danni: un ragazzo palermitano omonimo di uno di sette arrestati è stato minacciato sui social.
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