Come si cucina e che sapore ha il granchio blu? Questo tipo di crostaceo è originario delle coste Atlantiche dell’America, ma ad oggi è presente anche nei nostri mari, in particolare nell’Adriatico non lontano dalle lagune ed è ottimo per preparare alcuni piatti molto prelibati.

Da tempo infatti si discute su come contrastare questa specie aliena che sta entrando in competizione con quelle endemiche nostrane. 

A differenza di altre specie di animali a cui bisogna prestare attenzione, come il pesce palla che se non pulito adeguatamente può essere mortale per l’uomo il granchio blu è commestibile ed ha anche un ottimo sapore.  

Per cercare di fermare la sua espansione nel nostro territorio infatti una delle soluzioni maggiormente utilizzate è proprio quella di cucinarlo. In America, infatti il granchio blu è la vera star di tantissimi piatti.

Come si cucina e che sapore ha il granchio blu? Alcune ricette da provare

Il granchio blu è un ingrediente molto versatile che può essere il protagonista di moltissimi piatti deliziosi. Dalle zuppe ai piatti principali, passando per gli antipasti. Ecco come cucinare i granchi blu in modo da poterli gustare al meglio:

Granchio blu al vapore

Per questa ricetta basterà pescare o comprare i granchi al mercato locale e lavarli per qualche minuto in acqua dolce.

Dopo di che andranno immersi per circa venti minuti in acqua bollente. Una volta diventati di un colore arancione i granchi potranno essere gustati in tutta la loro dolcezza. È consigliabile non aggiungere alcun tipo di aroma per non rischiare di rovinare il sapore genuino del granchio blu.

Spaghetti al granchio blu

Un’altra ricetta molto famosa che vede come protagonista il granchio blu è senza dubbio un bel piatto di pasta. Per preparare questo piatto bisognerà prima lavare bene i granchi e poi metterli a bollire in una pentola per circa 10 minuti sino a quando il carapace non diventa di colore rosso. Una volta cotti andranno estratti dall’acqua e tagliati a metà in modo da recuperare la polpa sia dal carapace che dalle chele.

A parte si prepara poi una padella con 3 cucchiai di olio extravergine ed uno spicchio d’aglio. Come ultimo passaggio si fa soffriggere il tutto alcuni minuti a fuoco vivo aggiungendo poi dei piccoli pomodorini pachino tagliati a metà. Salate e pepate a vostro piacimento.

Zuppa di granchio blu

Il granchio blu è ottimo anche all’interno di una zuppa, spesso arricchito con mais, patate e una miscela di erbe aromatiche. La carne tenera del granchio si sposa perfettamente con gli ingredienti cremosi e offre così un piatto veramente gustoso.

Come viene cucinato il granchio blu in America

Nella parte orientale degli Stati Uniti il granchio blu viene solitamente bollito in acqua, aceto e un mix di erbe aromatiche. Una volta raggiunto il caratteristico colore rosso dei crostacei bolliti vengono poi gettati in uno scolapasta. Qui si cerca di estrarre la polpa aprendo il carapace e rompendo le varie articolazioni in modo da ottenere quanta più carne possibile.

La carne del granchio blu è ricca di vitamina B12, ed è utilizzata non solo come cibo immediato, ma anche come prezioso ingrediente in piatti locali come il crab cake. La carne può anche essere conservata e venduta in scatola.

Alcuni americani considerano poi le branchie, chiamate tomalley o mostarda a causa del loro colore, una vera prelibatezza.

I granchi catturati poco dopo la muta hanno ancora un guscio morbido e vengono privati delle interiora e delle branchie, e poi fritti in una pastella di uova, farina ed erbe aromatiche.

Come conservarli

Nel caso in cui si siano pescati dei granchi blu ma non si desiderano cucinare subito il consiglio è di non metterli assolutamente in acqua ma di lasciarli in una cassetta di legno coperti da un telo di cotone umido.

Il prezzo del granchio blu non è ancora ben definito. Al momento questa specie non viene commercializzata se non localmente. L’obiettivo è quello di farlo conoscere il più possibile in modo da per poter dare un prezzo a questo animale.

Vista la poca richiesta si potrebbe vendere tra i 5 ed i 10 euro al Kg, in questo modo ne trarrebbero vantaggio i pescatori che potrebbero incrementare così il loro reddito, ne trarrebbe beneficio l’ambiente e anche l’acquirente che acquisterebbe un prodotto fresco ad un prezzo più che onesto.