Pep Guardiola operato alla schiena, un fulmine a ciel sereno per l’allenatore del Manchester City che sta vivendo un momento tormentato fuori dal campo. Dopo la morte di Carlo Mazzone e una multa presa nella città mancuniana con seguente litigio con un poliziotto, ora questo inconveniente fisico che lo terrà lontano per almeno due settimane. Un momento decisamente negativo quindi per il catalano che ha deciso di farsi operare a Barcellona per far ritorno in Inghilterra e stare vicino alla squadra nonostante il riposo. Il City ha cominciato la stagione con la sconfitta nel Community Shield ai rigori contro l’Arsenal, tiri dal dischetto che invece hanno regalato la prima Supercoppa Europea della storia contro il Siviglia.
Guardiola operato alla schiena
L’allenatore del Manchester City soffriva da tempo di forti dolori alla schiena ed è volato a Barcellona per un intervento chirurgico d’urgenza eseguito dalla dottoressa Mireia Illueca. L’intervento è stato un successo e Pep ora trascorrerà qualche giorno in Catalogna prima di poter tornare al timone dei Citizens. Le prossime due settimane quindi Haaland e compagni saranno diretti dal vice allenatore Juanma Lillo che sostituirà Guardiola alla guida del City nell’impegno in trasferta contro lo Sheffield United e nella gara casalinga contro il Fulham.
Non un periodo felice per l’allenatore spagnolo fuori dal campo. L’operazione alla schiena arriva a pochi giorni dalla scomparsa di Carlo Mazzone, suo padre putativo in Italia, dallo screzio con un tifoso durante il match con il Newcastle e da una multa presa a Manchester con un litigio con il poliziotto.
Proprio dopo la vittoria contro la squadra di Tyne and Wear si è presentato in conferenza stampa con una maglia celebrativo dalla famosa corsa di Mazzone verso il settore ospiti dell’Atalanta dopo il pareggio del Brescia, gara che Guardiola ha visto dalla tribuna essendo appena sbarcato in Lombardia. Prima dell’analisi sulla partita ha voluto quindi omaggiare il tecnico romano in un momento di commozione.
È un giorno triste per me e per la mia famiglia. Gli allenatori italiani trattano il campo come una tela, inquadrano lo spazio e lo dividono, difendono e conquistano sempre con estro. E Mazzone è uno di quelli. Quando sono arrivato in Italia per me è stato un periodo duro. E lui è stato come un padre. Il calcio perde una persona che ha avuto un impatto enorme su tutte le persone con cui è stato a contatto: non parlo solo dei giocatori che ha avuto o dei presidenti, ma di tutto il mondo del calcio. Mando un grande abbraccio a tutta la sua famiglia. A Brescia vincevamo poco, ma quando accadeva, quanto godevamo. In quella città ho scoperto una dimensione di umiltà e semplicità che fino ad allora non avevo mai conosciuto
Sempre durante il match contro i Magpies è arrivato un battibecco con alcuni tifosi che si lamentavano del fatto che il catalano non avvesse fatto ancora dei cambi durante il secondo tempo. Attimi concitati per un risultato in bilico visto che il Manchester City vinceva appena 1-0 contro la nuova squadra di Sandro Tonali. A fine gara Guardiola si è divertito a spiegare il siparietto.
Il tifoso mi ha chiesto di fare delle sostituzioni, di farne uscire uno per farne entrare un altro. E io gli ho chiesto quale. Gli ho detto di non sapere chi mettere. Ho aggiunto “Vieni qui e fallo al posto mio”. Ho visto una squadra piena di energie che lottava su ogni pallone. L’allenatore ha la possibilità di fare dei cambi, ma è lui e soltanto lui a decidere se siano necessari. Siamo arrivati a questa partita con diversi problemi, poche energie e diversi infortunati, ma nonostante questo abbiamo giocato davvero bene. È stato eccezionale vederli difendere e attaccare in quel modo
Il trittico si chiude con la giornata di ieri quando Guardiola era in centro a Manchester e aveva parcheggiato la macchina su una doppia linea gialla che ha portato ad una multa da parte di un vigile urbano. L’allenatore ha quindi preso la contravvenzione dal tergicristallo davanti gli occhi del poliziotto che, appena lo ha riconosciuto, gli ha chiesto una foto. Pronta la replica del catalano: “Vuoi una foto? Allora devi pagarla” con l’agente che ha reagito con una risata.