Già da diversi giorni è saltato definitivamente il trasferimento di Lazar Samardzic all’Inter, ma la telenovela mediatica che lo riguarda non ha ancora una fine. Nella mattinata di martedì 22 agosto il papà del calciatore ha voluto raccontare la sua versione sulla trattativa e tutti i rispettivi retroscena. In particolare, ha parlato di Rafaela Pimenta, ex agente di Samardzic, e della poca influenza nella trattativa tra Udinese e Inter. Ma il mistero sull’entourage del serbo è ancora fitto. A mettere altri punti interrogativi sulla vicenda è stata proprio la procuratrice brasiliana. Questa volta, ha voluto raccontare la sua verità sull’operazione.

Samardzic-Inter, Pimenta racconta: “Accuse del papà? Parlano i fatti”

Mi dispiace che il papà di Samardzic abbia giustificato le sue decisioni con questi argomenti. Hanno inizio così le dichiarazioni di Rafaela Pimenta, ormai ex procuratrice di Samardzic, in merito alla trattativa con l’Inter e alle parole del papà del calciatore. Poi prosegue: “Per me parlano i fatti. Dall’incontro avuto con lui e la moglie insieme a Kolarov nel mio ufficio a Montecarlo, alle tante chiamate fatte insieme ai diversi club, alla sua richiesta rivolta all’Udinese di parlare direttamente con me”.

Poi Pimenta racconta altri retroscena, spiegando come l’operazione fosse praticamente definita, con tanto di accordo per le visite mediche. “E ancora: il nostro appuntamento insieme presso la sede dell’Inter, gli ok dati all’Inter, i brindisi con lui e la moglie in un hotel di Milano, la videochiamata con il figlio per organizzare le visite mediche, l’arrivo di altri famigliari e del cameraman per le riprese video. Dopo tutto questo il papà ha avanzato delle richieste che io non condividevo nella sostanza e nella forma e in quel momento ho deciso di farmi da parte”.

Le parole del padre

La risposta di Pimenta è arrivata a poche ore dalle dichiarazioni di Samardzic senior. Di seguito le sue parole: “Non abbiamo mai parlato di soldi con l’Inter. Non abbiamo mai contrattato su nulla, non abbiamo avuto l’opportunità perché nel momento in cui ho spiegato che la Pimenta non era l’agente, automaticamente per l’Inter era già tutto chiuso e non erano più interessati, perché, non si sa perché, pensavano che Rafaela Pimenta fosse l’agente. Io ho detto “scusate mi dispiace ma è un errore, se voi avete delle prove riguardo questa cosa ok, ma visto che non le avete non è colpa nostra”. Mi dispiace, ma abbiamo dimostrato che noi volevamo andare all’Inter e che non abbiamo mai parlato di soldi”.