Tuoni e fulmini tra la maggioranza intorno al caso del generale Vannacci, dopo le dichiarazioni di condanna, il ministro Crosetto si è ritrovato ad essere il bersaglio preferito dal fuoco amico.

Maggioranza contro il ministro Crosetto, Vannacci nuovo riferimento

Dopo i vari colonnelli di FdI che hanno cercato di sgambettare il ministro Crosetto, ora è la volta del sottosegretario alla cultura Vittoria Sgarbi. Dalle pagine del giornale online MoWmag in un’intervista, il critico d’arte porta avanti l’offensiva nei riguardi del cofondatore del partito della premier.

“Le mie posizioni sul generale Vannacci sono lapalissiane: lui esprime un’opinione, il che non vuol dire che impediamo ai gay di sposarsi, ma se si consente ai gay di sposarsi in divisa, lui dovrebbe poter scrivere quello che vuole, soprattutto se lo ha scritto mentre era fuori servizio. È un pasticcio inverecondo quello che ha messo in piedi il mio amico Crosetto. Il pensiero conservatore sarà anche perdente, ma resta legittimo”

Crudo e diretto come sempre, il sottosegretario ci tiene a sottolineare come “Il vero fascismo è questo” quello della censura, ma non l’ha capito nessuno”.

Sgarbi: “La Meloni la pensa come lui, ma vince il costume”

Nell’intervista il sottosegretario poi tira in ballo anche la premier Meloni che ufficialmente non si è ancora espressa sulla vicenda del generale Vannacci, lasciando forse, la parole proprio a quel ministro Crosetto ora sotto attacco.

Per Sgarbi però la premier non la penserebbe allo stesso modo del ministro anzi, la penserebbe esattamente come il generale, ma il costume comune le impedirebbe di esprimersi con sincerità.

“Capisci bene che è inutile vincere le elezioni se puniscono lui, perché la Meloni la pensa esattamente allo stesso modo. Il costume è più forte della politica, è più forte di tutto.

Opposizioni ancora sul piede di guerra

Mentre la maggioranza sta cercando una nuova unità d’intenti intorno alla figura del generale Vannacci, molti di FdI la pensano come l’ex capo della Folgore, così come Salvini e buona parte dei leghisti.

Ancora non è chiara la posizione di Forza Italia che dapprima ha condannato le parole di Vannacci ma che ora stagna in un silenzio simile a quello della premier.

Le opposizioni invece insistono e continuano a punzecchiare quella crepa che piano si intravede tra le fila della maggioranza.

L’unico che sembra essere rimasto fermo sulle proprie posizioni senza muoversi di un centimetro è il ministro Crosetto che stamane dalle pagine del Corriere della Sera ha cercato di buttare acqua sul fuoco, ma dai suoi non sembra arrivare quella solidarietà che chiuderebbe la questione. Qualcuno salvi il soldato Crosetto.

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