Il Ministero per l’Interno austriaco ha ufficializzato una decisione che era già stata presa nel 2020: nell’ottobre di quest’anno partiranno i lavori che trasformeranno la casa natale di Adolf Hitler in una stazione di polizia e in un centro culturale. I lavori costeranno 20 milioni di euro e si eviteranno così pellegrinaggi neonazisti.

Perché il luogo dove nacque Hitler diventerà una stazione di polizia?

La motivazione principale che il governo ed il Ministero per l’Interno austriaci hanno utilizzato per questa decisione a suo modo importante è l’evitare pellegrinaggi di fanatici neonazisti in un luogo che loro considerano fondamentale. La casa natale di Hitler si trova nel centro di Braunau-am-Inn, al confine con la Germania, e negli anni è stata al centro di diverse battaglie legali fra i proprietari ed il governo austriaco.

Non era affatto scontato che questa casa sopravvivesse. Il governo austriaco era ricorso al parere di diversi storici e associazioni per capire se distruggere un luogo che ha dato i natali ad uno dei più efferati dittatori mai esistiti o conservare una casa che rappresentasse un monito al ricordare ciò che è successo in passato, dalla dittatura alla guerra e all’Olocausto.

Sia il governo tedesco che quello austriaco negli anni hanno dovuto lottare contro circoli e associazioni neonaziste che ricordano il 20 aprile 1889 (giorno in cui nacque Hitler) come una data da celebrare anche pubblicamente, così come il mostrare simbologie legate al nazismo (l’88 che ricorda il saluto ad Hitler).

Oggi il Ministero per l’Interno ha deciso che la casa a Braunau-am-Inn verrà ampliata e dotata di un nuovo tetto: una stazione di polizia sarà aperta alla cittadinanza, così come un centro di formazione per gli addetti ai diritti umani aprirà i propri battenti in un edificio rinnovato anche all’esterno. I costi sono lievitati rispetto al 2020: dai 3 milioni originari si passerà agli attuali 20.

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