Chi ha presentato la dichiarazione dei redditi utilizzando il Modello Redditi PF (ex Unico) deve aspettare un po’ di più per ricevere il rimborso Irpef, rispetto a chi ha utilizzato il 730.

Presentando il Modello 730, infatti, il rimborso Irpef arriva molto presto, in funzione delle tempistiche di presentazione della dichiarazione dei redditi, ma sempre entro l’anno in corso. Potrebbe volerci più tempo, solo nel caso in cui vengano effettuati controlli.

I contribuenti che non possono presentare il 730 e sono tenuti a presentare il Modello Redditi devono aspettare un bel po’ di tempo in più. Quando arriva il rimborso Irpef?

Rimborso Irpef Modello Redditi PF, ecco quando arriva

L’attesa del rimborso Irpef scaturito dalla dichiarazione dei redditi è molto lunga per i contribuenti che utilizzano il Modello Redditi Persone Fisiche, rispetto a chi presenta il Modello 730/2023.

Quando arriva il rimborso? A differenza del Modello 730, non possiamo indicare una data o un periodo preciso in cui vengono erogati i rimborsi di eventuali somme a credito. In alcuni casi, il rimborso può arrivare a marzo dell’anno successivo alla presentazione del modello; in altri, l’attesa può essere ancora maggiore, in quanto il rimborso viene accreditato dopo uno o due anni.

Ci sono diversi fattori che incidono sulla data di pagamento del rimborso Irpef. Se pensiamo ai lavoratori autonomi e ai professionisti, ci sono molti più controlli accurati.

Così come nel caso del 730/2023, ad incidere sulle tempiste può essere lo stesso importo del rimborso. Nel caso di somme elevate, infatti, l’Agenzia delle entrate effettua controlli ulteriori. In modo particolare, i controlli verteranno sulle detrazioni di cui si è usufruito, la comparazione tra i redditi riportati nelle CU e così via.

I contribuenti che ne hanno la possibilità, per avere la certezza (o quasi) di ricevere il rimborso spettante delle somme a credito prima, è bene che utilizzino il modello 730. Anche qualora il modello venga presentato senza sostituto d’imposta, l’accredito arriva sempre prima rispetto ai contribuenti che devono obbligatoriamente presentare il Modello Redditi PF.

Quadro RX del Modello Redditi PF

L’Agenzia delle entrate, come ogni anno, ha pubblicato le istruzioni di compilazione dei modelli dichiarativi. Soffermandoci sempre sull’ex Unico, se emerge un credito, allora si dovrà compilare il quadro RX, indicando se si preferisce:

  • Avere un rimborso;
  • Utilizzare il credito in compensazione per il pagamento di altri tributi;
  • Riportare il credito nella dichiarazione dei redditi degli anni successivi.

Qualora il contribuente non manifesti nessuna scelta, allora l’Agenzia delle entrate considererà automaticamente la terza opzione: il credito eventualmente emerso verrà riportato nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.

Se il contribuente opta per il rimborso, cosa che accade prevalentemente, allora l’Agenzia delle entrate provvederà direttamente ad effettuare il pagamento, solo dopo aver eseguito tutti i controlli necessari, volti a verificare la correttezza dei dati esposti.

Chi deve utilizzare il Modello Redditi PF

Il Modello Redditi, conosciuto con il nome di ex Unico, è la dichiarazione dei redditi utilizzata dai lavoratori autonomi titolari di Partita Iva, ma viene usato da molte altre categorie di contribuenti.

Chi è obbligato ad utilizzarlo?

  • Chi ha percepito redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione;
  • Chi ha percepito redditi di lavoro autonomo per cui è richiesta la Partita Iva;
  • Chi ha percepito redditi diversi non compresi tra quelli dichiarabili con il Modello 730;
  • Chi ha percepito plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate o derivanti dalle cessioni di partecipazioni non qualificate in società;
  • Chi ha percepito redditi provenienti da trust, come beneficiario;
  • Chi deve presentare le dichiarazioni Iva, Irap e il Modello 770;
  • Chi deve presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti.

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