Il ministro Crosetto è sempre più solo sul caso Vannacci, se la premier non parla, ci ha pensato il vice premier Salvini ad isolare ulteriormente il ministro della difesa.

Salvini contro Crosetto, la Lega tenta il golpe a destra

La difesa d’ufficio del generale Vannacci è partita appena dopo che si era alzata la polemica. La destra appare così sempre più spaccata. Con FdI in difficoltà e divisa su alcuni argomenti, dalle parole del generale alle banche, non tira aria serena in maggioranza.

In molti nel partito della premier Meloni stanno cercando di placare le acque ma gli attacchi contro il ministro Crosetto sono evidenti e continui.

E se non bastassero le opinioni interne ora si è aggiunto anche Matteo Salvini che, da i suoi profili social, ha voluto approfittarne e tentare un golpe a destra. Dove magari, grazie alle polemiche sul generale, riesce a portare via qualche elettore a FdI della destra più estrema.

“Mi rifiuto di pensare che in Italia esista un Grande fratello che ti dice: questo lo puoi leggere e questo non lo puoi leggere. Il generale Vannacci è stato additato come un pericolo. Ma io me lo comprerò questo libro, perché prima di commentare e giudicare è giusto conoscere e capire. Leggerò il libro di questo generale che ha fatto missioni in Somalia, in Iraq, in Afghanistan, che ha salvato vite, che ha difeso la patria, il paese, la bandiera, i nostri ragazzi, che fece delle denunce sull’uranio impoverito che tanto male ha fatto a tanti militari”.

Salvini: “Vannacci va giudicato per quello che fa in servizio”

Il ministro Salvini si è comunque visto bene dall’intervenire immediatamente. Ha invece aspettato che i colonnelli di FdI, da Bignami e Donzelli puntassero il dito contro Crosetto e poi contro la sinistra. Per Salvini il generale Vannacci è stato messo a rogo per opinioni personali e così con il suo stile argomentativo, tra un cantiere e l’altro, riesce anche a minare il terreno sotto i piedi del ministro della difesa.

“Il generale va giudicato per quello che fa in servizio, poi se scrive qualcosa che non ha niente a che fare con i segreti di Stato o il suo lavoro, ma esprime i suoi pensieri poi penso che abbia tutto il dovere e il diritto di farlo. Mi cercherò qualche ora per leggere quello che molti, a cominciare da alcuni giornalisti di sinistra, hanno commentato e aver condannato senza averlo letto tutto. Si legge, poi potrò essere d’accordo, in disaccordo, parzialmente d’accordo però la condanna al rogo a mo’ di Giordano Bruno nell’Italia moderna e solidale del 2023 non mi sembra assolutamente ragionevole”.

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