Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha lanciato un forte allarme riguardo alla denatalità in Italia e alla necessità di affrontare il problema in modo strategico e sostenibile: specialmente sul tema pensioni, durante il Meeting di Rimini, Giorgetti ha sottolineato: “Non c’è nessuna riforma o misura previdenziale che tiene nel medio e lungo periodo con i numeri della natalità che vediamo oggi in questo Paese“. Questa problematica, secondo il ministro, deve essere affrontata in maniera tempestiva e con soluzioni strutturali.
Giorgietti: “Manovra complicata, difficile pensare a manovra pensioni con denatalità”
La discussione ha toccato anche la prossima Manovra, che Giorgetti ha definito “complicata”, precisando che “non si potrà fare tutto”. Il governo dovrà focalizzarsi su priorità chiare, intervenendo a favore dei redditi medio-bassi e promuovendo la crescita economica. Inoltre, il ministro ha sottolineato l’importanza di utilizzare in modo oculato le risorse disponibili, come quelle del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), affermando che “oggi più che mai la responsabilità del governo è massima“.
Giorgetti ha anche affrontato il tema della sostenibilità, sottolineando che lo sviluppo economico deve essere considerato nel contesto di uno sviluppo sostenibile globale. Ha evidenziato che il Pil non è un indicatore completo, poiché non considera aspetti fondamentali come l’ambiente. Inoltre, ha aggiunto che “il tema della denatalità è fondamentale”, e che le riforme previdenziali devono essere progettate in modo tale da affrontare questa sfida.
Riguardo alle regole europee sulla finanza pubblica, il ministro ha manifestato la speranza che la clausola del Patto di stabilità e crescita non riprenda dall’inizio del prossimo anno, poiché l’Italia sta attraversando una fase eccezionale che richiede flessibilità per accompagnare famiglie e imprese nelle trasformazioni in corso.
Infine, Giorgetti ha ribadito la necessità di una gestione attenta delle risorse, sia per il Pnrr che per le decisioni interne, evidenziando che la velocità dell’azione non deve compromettere la qualità delle decisioni. “Non c’è semplicemente una responsabilità di fare in fretta ma è necessario fare bene“, ha affermato.