La Riforma delle pensioni, non solo non ci sarà nel 2024, ma potrebbe saltare anche negli anni successivi. E’ quanto si può intuire dalle ultime dichiarazioni del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, rilasciate al meeting di Rimini.
Riforma pensioni 2024, niente Quota 41
Giorgetti è stato molto chiaro nello spiegare i motivi per cui non è stato possibile procedere ad una riforma strutturale delle pensioni a partire dal 2024:
Il tema della natalità è un tema fondamentale: non c’è nessuna riforma previdenziale che tenga nel medio-lungo periodo con i numeri della natalità che abbiamo oggi in questo paese
Pur non chiamando in causa direttamente Quota 41 e Opzione Donna, il ministro ha spiegato che le risorse per la prossima legge di bilancio sono molto limitate:
Spero che la clausola del Patto di Stabilità Ue non riparta da gennaio 2024. La legge di bilancio sarà complicata.
E’ per questo motivo che per il prossimo anno il governo opterà per una conferma dell’attuale Quota 103 varata dal governo Draghi. La Lega ha provato ad insistere con Quota 41, ma i tecnici di Mef e Ministero del Lavoro hanno fatto notare che con le attuali coperture, sarebbe stato possibile introdurre solo una versione con molte limitazioni, al punto da diventare controproducente.
Opzione Donna
Limitazioni che l’Esecutivo avrebbe intenzione di eliminare per Opzione Donna, ma anche lì la coperta è corta.
A settembre è previsto un nuovo incontro con i sindacati, che chiedono di ripristinare la vecchia versione. Più probabile che si decida di far confluire la misura in Ape Sociale, date le similitudini di approccio alla pensione per le lavoratrici disagiate. In questo senso una soluzione potrebbe anche arrivare.
La Lega di Matteo Salvini starebbe spingendo per la sua eliminazione completa, dopo il grosso ridimensionamento messo in atto dalla premier Meloni nel 2023.
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