La Riforma delle pensioni, non solo non ci sarà nel 2024, ma potrebbe saltare anche negli anni successivi. E' quanto si può intuire dalle ultime dichiarazioni del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, rilasciate al meeting di Rimini.
Giorgetti è stato molto chiaro nello spiegare i motivi per cui non è stato possibile procedere ad una riforma strutturale delle pensioni a partire dal 2024:
Pur non chiamando in causa direttamente Quota 41 e Opzione Donna, il ministro ha spiegato che le risorse per la prossima legge di bilancio sono molto limitate:
E' per questo motivo che per il prossimo anno il governo opterà per una conferma dell'attuale Quota 103 varata dal governo Draghi. La Lega ha provato ad insistere con Quota 41, ma i tecnici di Mef e Ministero del Lavoro hanno fatto notare che con le attuali coperture, sarebbe stato possibile introdurre solo una versione con molte limitazioni, al punto da diventare controproducente.
Limitazioni che l'Esecutivo avrebbe intenzione di eliminare per Opzione Donna, ma anche lì la coperta è corta.
A settembre è previsto un nuovo incontro con i sindacati, che chiedono di ripristinare la vecchia versione. Più probabile che si decida di far confluire la misura in Ape Sociale, date le similitudini di approccio alla pensione per le lavoratrici disagiate. In questo senso una soluzione potrebbe anche arrivare.
La Lega di Matteo Salvini starebbe spingendo per la sua eliminazione completa, dopo il grosso ridimensionamento messo in atto dalla premier Meloni nel 2023.
Leggi anche Pensione di vecchiaia: nuovi requisiti nel 2024? Si gioca tutto (o quasi) sulla riforma Fornero