La tecnologia associata all’Intelligenza artificiale, nel settore agroalimentare, assume un ruolo fondamentale nella pianificazione del lavoro e nella gestione delle risorse.

Gli effetti del cambiamento climatico, che si manifestano con lunghi periodi di siccità associati a temperature estreme, rendono spesso difficile la gestione delle risorse necessarie per la coltivazione.

Attraverso l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di minimizzare gli effetti negativi degli eventi atmosferici estremi sulle coltivazioni, si possono essere sviluppati opportuni modelli di previsione climatica.

Con il monitoraggio e l’elaborazione dei dati raccolti da sensori, collocati nelle aree coltivate, la tecnologia permette di monitorare la diffusione di malattie dannose per le coltivazioni; intervenendo con trattamenti opportuni.

L’intelligenza artificiale, nel settore agroalimentare, è una tecnologia che permette anche di ottimizzare l’utilizzo delle risorse, sia idriche sia energetiche.

Con opportuni sensori, in grado di monitorare il tasso di umidità sia del terreno sia dell’ambiente, può essere ottimizzato il processo d’irrigazione delle coltivazioni. Monitorando la temperatura ambientale, può essere ottimizzato l’utilizzo delle risorse energetiche destinate al riscaldamento delle serre.

Dalla pianificazione dell’intera filiera agroalimentare, all’ottimizzazione delle tecniche di coltivazione green, l’intelligenza artificiale può essere una risorsa tecnologica fondamentale per ridurre gli sprechi energetici e alimentari.

Il clima e la tecnologia associata all’intelligenza artificiale:

Gli effetti del cambiamento climatico, che si manifestano spesso con eventi atmosferici estremi, sono uno dei problemi più gravi per il settore agroalimentare.

Lunghi periodi di siccità, associati a temperature estreme, forti temporali e grandine, rendono spesso inutilizzabili interi raccolti.

L’intelligenza artificiale può assumere un ruolo fondamentale per prevenire e mitigare, gli effetti degli eventi atmosferici estremi sulle coltivazioni.

Con opportuni modelli di previsione del clima, elaborati con i dati raccolti negli anni precedenti, è possibile adottare le strategie più opportune per ottimizzare le coltivazioni.

Con i dati che si riferiscono ai periodi di siccità, associati a temperature relativamente elevate e rilevate negli anni precedenti, è possibile sviluppare modelli per ottimizzare le fasi d’irrigazione delle colture.

Inoltre, sfruttando i dati che si riferiscono alla temperatura ambientale e all’umidità del terreno, può essere ottimizzato l’utilizzo sia delle risorse idriche sia delle risorse energetiche.

Per le coltivazioni esposte ai rischi procurati dalla grandine, come in generale le piantagioni di frutta, i modelli di previsione del clima possono essere fondamentali per anticipare la raccolta.

 La tecnologia per la sicurezza alimentare:

L’intelligenza artificiale, attraverso l’elaborazione dei dati biologici del suolo, può essere anche uno strumento tecnologico in grado di migliorare il rendimento delle coltivazioni.

Con opportune analisi del terreno è possibile stabilire il corretto mix di macroelementi, come Azoto, Fosforo, Potassio e Calcio; necessari per rendere il terreno adatto a specifiche coltivazioni.

L’intelligenza artificiale può essere una risorsa tecnologica fondamentale, per la sicurezza dell’intera filiera agroalimentare.

Attraverso la digitalizzazione dell’intera filiera, è possibile sostituire la classica etichetta alimentare con strumenti tecnologici più moderni.

La tracciabilità lungo l’intera filiera agroalimentare, dalla coltivazione alla distribuzione, permette di aumentare il livello della qualità degli alimenti e prevenire il rischio di contraffazione alimentare.

Con l’intelligenza artificiale è possibile pianificare le fasi e i tempi di conservazione, degli alimenti, lungo tutta la filiera di distribuzione.

I sistemi basati sull’intelligenza artificiale, attraverso l’analisi delle proprietà organolettiche, sono in grado di identificare l’origine dei prodotti e di evitare i rischi connessi alla contraffazione.

Limitare lo spreco alimentare con l’intelligenza artificiale:

Con opportuni modelli, in grado di analizzare le preferenze alimentari dei consumatori, l’intelligenza artificiale può fornire dati precisi su quelle che possono essere le richieste alimentari nel breve e lungo termine.

Ciò permette di conoscere, in anticipo, le quantità di ogni specifico alimento che saranno richieste dai consumatori.

Dalla coltivazione alla distribuzione, lungo l’intera filiera agroalimentare, l’intelligenza artificiale è in grado di limitare al minimo lo spreco alimentare.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale, durante le fasi di coltivazione nelle serre, permette di sviluppare modelli in grado di massimizzare il rendimento delle coltivazioni.

Attraverso i dati raccolti, con sensori in grado di monitorare temperatura, pressione e l’umidità sia dell’ambiente sia del terreno, possono essere elaborate le migliori strategie di coltivazione.

Anche nell’agricoltura intensiva ed estensiva, l’intelligenza artificiale è una risorsa tecnologica fondamentale per migliorare il rendimento delle culture e ridurre al minimo il dispendio energetico.

I moderni macchinari, utilizzati durante le fasi di lavorazione, sono in grado di operare in completa autonomia; riducendo sia i tempi di lavorazione sia l’utilizzo di risorse energetiche.

Europa, tra agricoltura e sfide tecnologiche:

In Europa, entro il 2050, per far fronte alla crescita demografica bisognerà raddoppiare la produzione alimentare.

Il vecchio continente, con un clima particolarmente favorevole alla coltivazione e con il mix di competenze tecniche degli operatori del settore, è uno dei maggiori produttori ed esportatori mondiali di prodotti agricoli.

La filiera associata all’agricoltura e ai prodotti alimentari, in Europa, conta circa quarantaquattro milioni di lavoratori, con competenze e professionalità in grado di rispondere alle esigenze del settore.

Bruxelles, con l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore agroalimentare, ha l’opportunità di sostenere uno sviluppo tecnologico fondamentale, in uno dei settori economici più importanti per il vecchio continente.

Tuttavia, l’intelligenza artificiale richiede ampie disponibilità di chip elettronici prodotti con materie prime e terre rare.

Affinché si possa avere una completa integrazione dell’intelligenza artificiale lungo la filiera agroalimentare, saranno fondamentali le alleanze industriali e gli approvvigionamenti di terre rare per la produzione di chip elettronici.

Gianni Truini