Il mondo digitale e iperconnesso risuona con echi di immagini disturbanti: una moltitudine di enormi ortotteri fa sentire la sua presenza lungo le rive del Lago di Bolsena. Una moltitudine di locuste ha preso d’assalto alcuni luoghi nei dintorni del lago di Bolsena e si segnalano avvistamenti nelle zone di Valentano e a Capodimonte, ma anche fuori dai confini laziali, nei paesi della provincia di Grosseto. A ogni modo, i social media sono diventati una vetrina per questi straordinari insetti, mostrando fotografie condivise da residenti e visitatori, ritraendo questi giganteschi visitatori alati.

Locuste o cavallette a Bolsena? Come identificare gli “invasori”

Gli ortotteri in questione, che superano i 6 centimetri di lunghezza, sembrano assomigliare più a locuste che a cavallette, basandosi sulle loro tonalità e dimensioni. Nonostante la loro impressionante stazza, non rappresentano una minaccia per gli esseri umani. Tuttavia, per chi soffre di entomofobia, ovvero la paura degli insetti, il solo pensiero di trovarne uno in casa può essere angosciante. Figuriamoci se, volando, ci finisce addosso.

Le locuste e le cavallette, benché simili nell’aspetto ed entrambe erbivore, presentano differenze sostanziali nel comportamento. Entrambe hanno zampe posteriori adatte al salto e si distinguono per dimensioni tra femmine e maschi. Tuttavia, solo le locuste hanno la capacità di formare sciame, un comportamento innescato dall’aumento del contatto fisico e dalla produzione di serotonina. Durante questo fenomeno, le locuste possono modificare la loro colorazione e comportarsi diversamente, diventando particolarmente dannose per le colture. In condizioni solitarie, invece, le locuste si comportano più come cavallette, evitando il comportamento gregario.

La migrazione delle locuste verso il lago di Bolsena

Queste locuste sembrano aver scelto la zona del lago di Bolsena come tappa del loro viaggio migratorio. La loro presenza non è passata inosservata, con segnalazioni di gruppi imponenti che si sono radunati tra la riva e le zone agricole circostanti. L’arrivo di questi insetti ha destato curiosità e preoccupazione tra i locali, dato che non sono soliti avvistarli in tale numero. Spesso si trovano sugli alberi e sono soliti mostrarsi nelle ore serali e notturne, scendendo a terra e colonizzando l’area dove si trovano. Nulla di preoccupante, lo ripetiamo, per le persone, visto che non sono dannose né pungono o mordono, tuttavia i timori sono tutti per gli agricoltori.

La preoccupazione tra gli agricoltori: coltivazioni a rischio?

La presenza di locuste non solleva solo timori estetici o fobici, ma anche preoccupazioni concrete in termini agricoli. Questi insetti sono conosciuti per la loro capacità di decimare colture in brevissimo tempo. Per gli agricoltori che lavorano intorno al lago di Bolsena, e in particolar modo a Montefiascone, l’arrivo di queste locuste rappresenta un ulteriore colpo, soprattutto dopo che la peronospora ha già compromesso la produzione vitivinicola della regione.

Le autorità in azione: monitoraggio e preparazione

Di fronte a questo inaspettato scenario, le autorità locali stanno intensificando i loro sforzi per monitorare la situazione. Il piano è di rimanere proattivi, evitando di essere colti di sorpresa da una possibile invasione su larga scala. Se non controllata, una tale infestazione potrebbe avere effetti devastanti non solo per l’ecosistema locale, ma anche per l’economia della regione.

Il precedente sulla riviera romagnola

Nel periodo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, la costa romagnola è stata testimone di una inusuale invasione di cavallette, che ha sorpreso e disturbato molti bagnanti. Questi insetti, in particolare nelle aree tra Bellaria Igea Marina e San Mauro Mare, si sono diffusi fino a Cesenatico, causando momentanei disagi. Tuttavia, a partire dal 2 agosto 2023, l’ordine è stato ristabilito e le spiagge sono tornate alla normalità.

Le analisi hanno rivelato che la specie in questione è la “cavalletta dei prati“, nota scientificamente come Calliptamus Italicus. Questi insetti di media grandezza, di colore grigio-bruno con ali rosa, sono noti per nutrirsi di varie piante, ponendo quindi rischi per l’agricoltura. La loro proliferazione potrebbe essere stata favorita dalle condizioni climatiche particolarmente calde di questa estate.

Gli esperti hanno spiegato che questi insetti preferiscono ambienti asciutti e permeabili e non rappresentano una minaccia per l’uomo. La presenza di cavallette è spesso legata a fattori ambientali, come temperatura e umidità. Quando le condizioni sono propizie, possono diventare più attive e numerose. Esistono vari metodi per gestirne l’infestazione, ma ognuno presenta sfide specifiche.

La durata di tale fenomeno è incerta e dipende da variabili come il clima e la presenza di cibo. Tuttavia, considerando i cicli di vita brevi delle cavallette e le previsioni di temperature più fresche, la situazione si è risolta presto nella riviera romagnola e dovrebbe risolversi presto anche nei dintorni del lago di Bolsena.