Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), rilasciato dall’INPS su richiesta, sarà attivato dal 1° settembre 2023. L’Assegno di inclusione (ADI) entrerà in vigore il 1° gennaio 2024. Il SFL sostituisce il Reddito di Cittadinanza. Lo scopo dello strumento è favorire l’attivazione dei fruitori del sussidio in percorsi formativi di riqualificazione professionale e lavorativa, puntando all’inserimento nel mondo del lavoro per cittadini a rischio di esclusione sociale e lavorativa. Nell’ambito del Supporto Formazione e Lavoro rientrano anche il servizio civile universale e i progetti utili alla collettività.
Supporto Formazione e il Lavoro, la domanda INPS online
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro prevede l’erogazione di una somma di denaro pari a 350 euro al mese riconosciuta a titolo di indennità di partecipazione ai progetti di attivazione lavorativa.
L’indennità viene erogata dall’INPS tramite bonifico mensile. Il beneficio viene corrisposto per un periodo di almeno 12 mensilità. L’erogazione del beneficio è strettamente legata alla partecipazione effettiva alle attività formative, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro.
Lo strumento è del tutto incompatibile con il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Cittadinanza e altre forme di integrazione al reddito.
Sostegno INPS per i disoccupati
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro è uno strumento il cui accesso è richiedibile a domanda, a condizione si soddisfino i requisiti di legge. Coloro che intendo presentare la domanda, devono confermare la propria iscrizione sul Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale (SIISL), necessario per sottoscrivere un Patto di Attivazione Digitale (PAD).
In questo modo, il richiedente autorizza la trasmissione dei propri dati presenti nella richiesta ai Centri per l’Impiego (CPI), alle Agenzie per il Lavoro e agli enti di intermediazione, secondo le disposizioni normative contenute negli articoli 4 e 6 del D.lgs. 276/2003.
L’Istituto nazionale della previdenza sociale procede al regolare accoglimento delle richieste e alla lavorazione delle pratiche.
Con l’esito positivo della domanda da parte dell’Istituto e la regolare sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD), si procede alla convocazione presso il servizio per il lavoro, a cui segue la stipula del Patto di Servizio Personalizzato, in cui si prevede la partecipazione ai progetti rivolti ai servizi al lavoro e percorsi formativi previsti dal Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL).
Con la stipula del patto di servizio, il richiedente può essere attivato in percorsi di orientamento e accompagnamento al lavoro. In questo caso, può ricevere le offerte di lavoro.
Supporto Formazione per il Lavoro: quali sono gli obblighi da comunicare all’INPS?
Se durante il periodo di fruizione del SFL si verificano variazioni economiche, patrimoniali o altre entrate che potrebbero influire sul limite di reddito stabilito dalla normativa, è obbligatorio comunicare tali variazioni all’INPS. In questi casi, è essenziale presentare una DSU aggiornata, altrimenti si potrebbe perdere il diritto al beneficio.
Come e quando presentare la domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro
La domanda per l’accesso al Supporto per la Formazione e il Lavoro potrà essere presentata all’INPS. L’accesso al sistema avviene in via telematica, a partire dal 1° settembre 2023.
La richiesta potrà essere presentata dal sito istituzione INPS, tramite il servizio dedicato nell’apposita sezione Supporto per la Formazione e il Lavoro. L’accesso al sistema avviene attraverso le credenziali pubbliche SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica. In alternativa, è possibile presentare la richiesta di ammissione al beneficio tramite gli Enti Patronati.
Dal 1° gennaio 2024 la richiesta potrà essere prestata anche tramite i Centri di Assistenza Fiscale.