Mosca può tirare un sospiro di sollievo: era volato a pochi chilometri dalla capitale il drone ucraino che in mattinata è stato neutralizzato dalle forze di difesa della Russa e che ha però causato la chiusura del vicino aeroporto di Vnukovo.
Il Ministero della Difesa del Cremlino fa sapere che il velivolo nemico si è poi schiantato presso Pokrovske, nel distretto di Odintsovo. Non si registrano vittime, né pare che il drone abbia causato danni agli stabilimenti locali. L’aeroporto nella capitale è stato chiuso solo come misura preventiva.
Nelle ultime settimane, due sono gli attacchi di droni ucraini respinti nel distretto di Mosca, ognuno dei quali aveva causato lievi danni alle facciate dei palazzi. A maggio, invece, due droni sono stati abbattuti vicino al Cremlino.
Due bombardamenti russi a Kupiansk in 24 ore: 11 feriti e danneggiata una scuola
E se la Russia riesce a rispondere tempestivamente all’attacco del drone ucraino sopra l’aeroporto di Vnukovo, freme invece sotto le bombe di Mosca la cittadina di Kupiansk, nella regione di Kharkiv. Due i bombardamenti russi da cui la città ha dovuto difendersi in sole 24 ore: lo riferisce l’agenzia ucraina Ukrinform.
L’amministrazione militare della regione fa sapere, attraverso un messaggio di Telegram, che i due attacchi hanno danneggiato una scuola, a causa di un incendio scoppiato nella palestra dell’istituto. «Non si riportano notizie su eventuali vittime», si legge ancora nel messaggio dell’amministrazione.
Sono però almeno 11 i feriti del primo dei due bombardamenti, avvenuto nella mattinata di ieri.
Cardinale Zuppi: “Trovare pace giusta, non con armi ma col dialogo”
Dal Meeting di Rimini sull’amicizia tra i popoli, arrivano le parole dell’arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, il Cardinale Matteo Zuppi, il quale ha riportato l’accento sulla necessità di evitare il gonfiarsi del conflitto con l’invio di nuove armi. Per Zuppi, c’è bisogno di ricostituire un dialogo diplomatico tra le parti in guerra e l’Occidente dovrebbe farsi promotore di questa risoluzione pacifica.
Il bisogno di una pace tempestiva non toglie però il dovere al perseguimento di una pace giusta, che non tradisca la sovranità delle Nazioni e il desiderio dei popoli:
Dobbiamo cercare tutti gli strumenti che possano ricomporre i conflitti, perché il dialogo non è tradire le ragioni, non è accettare una pace ingiusta. L’aria è inquinata da tante epidemie d’inimicizia. Razzismi e intolleranze mai innocui e inerti.
Ha detto Zuppi ieri, nell’omelia che ha aperto il meeting. Le sue parole risuonano come un monito nel giorno in cui, da parte dell’Occidente (in particolare dalla Danimarca, dall’Olanda e dagli Stati Uniti) arriva all’Ucraina la promessa dell’invio di nuovi F-16 per rispondere a dovere agli attacchi russi.