Superbonus, ecco a chi spetta l’agevolazione del 90% per i lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico nel 2023. I proprietari di immobili che non siano riusciti ad agganciare il bonus al 110%, per i nuovi lavori di quest’anno dovranno accontentarsi del 90%. Si tratta, in ogni modo, del bonus edilizio più elevato tra quelli attualmente in vigore, in attesa dell’ulteriore riduzione prevista per i nuovi cantieri in partenza dal 1° gennaio 2024.

In realtà, per il prossimo anno potrebbe esserci un intervento più complessivo del governo guidato da Giorgia Meloni nella direzione di un riordino dei bonus edilizi e delle modalità di accesso alle agevolazioni, nonché alle percentuali previste. In attesa della riscrittura dei bonus, tuttavia, è importante sapersi muovere tra i bonus edilizi per sfruttare il massimo vantaggio.

Superbonus, ecco a chi spetta l’agevolazione del 90% nel 2023

Il principale bonus per le ristrutturazioni, il superbonus, viaggia ancora al 110% di agevolazione per contribuenti che abbiano presentato specifici adempimenti, altrimenti la percentuale si abbassa al 90%. Sui lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione delle parti comuni dei condomini e delle singole unità immobiliari vige ancora il 110% nel caso in cui sia stata presentata la Cila entro il 31 dicembre 2022. Tuttavia, era propedeutico adottare la delibera condominiale entro il 18 novembre 2022. Il decreto “Aiuti quater” stabiliva, inoltre, che potevano beneficiare del superbonus 110% i condomini con delibera tra il 19 e il 24 novembre, e presentazione della Cila entro il 25 novembre.

A giudicare dai numeri che il superbonus condomini riesce ancora a fare (circa 3 miliardi di lavori in partenza a luglio scorso), sono in tanti ad aver rispettato gli adempimenti richiesti. Altrimenti la percentuale di agevolazione scende al 90% che è l’aliquota applicata al bonus per i lavori iniziati dal 1° gennaio scorso fino al 31 dicembre 2023. Occorre, però, anche avere un quoziente reddituale entro i 15mila euro all’anno ed essere proprietari o vantare di un diritto reale di godimento sull’immobile.

Superbonus a chi spetta 90%, i lavori su condomini e villette

Lo stesso meccanismo funziona per il superbonus villette e unità unifamiliari. Se il proprietario non è riuscito ad agganciare il bonus 110%, l’agevolazione scende al 90% con i requisiti di reddito e di proprietà visti nel caso del condominio. Tuttavia, per il 2023 è ammesso il 110% a condizione che il proprietario abbia presentato la Cilas entro il 25 novembre 2022.

Ammessi al 110% sulle spese effettuate nel 2023 sono anche i proprietari che abbiano raggiunto il 30% dello stato di avanzamento entro il 30 settembre di un anno fa. Il recente decreto legge “Omnibus” ha prorogato le spese al 110% di ulteriori tre mesi, dal 30 settembre prossimo al 31 dicembre 2023.

Bonus ordinari, con l’anti barriere architettoniche il 75% di agevolazione

Al di là del superbonus, si può ricorrere ad altri bonus ordinari per l’agevolazione dei lavori edilizi. Ad esempio, i lavori che comportino la demolizione e la ricostruzione dell’immobile, necessitano di pratiche relative alla richiesta del titolo abitativo. La relativa domanda deve essere stata effettuata entro il 31 dicembre 2022.

Tra i bonus ordinari più vantaggiosi, vi è quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche, con agevolazione del 75 per cento. Oltre ai lavori sulle parti comuni degli edifici (quali, ad esempio, la costruzione di un ascensore per agevolare la mobilità di persone che ne abbiano ridotta), il bonus permette lavori quali il cambio degli infissi, pavimenti, finestre e anche il cambio del bagno.