Ex percettori del Reddito di cittadinanza, arrivano i primi numeri su chi sono, quanti sono e soprattutto cosa devono fare per la presa in carico del Centri per l’impiego in vista della nuova indennità di Supporto per la formazione e il lavoro. In tutto, hanno perso il Reddito di cittadinanza nella prima tornata di messaggi inviati dall’Inps in 112.545, dei quali 42.683 soggetti non sono mai stati presi in carico dai Centri per l’impiego. Al contrario, sono già passati ai Centri per l’impiego in 69.862, pari al 62 per cento.
Tutti, indistintamente, dovranno attivarsi per entrare a far parte della platea che riceverà il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro con indennità mensile di 350 euro per 12 mensilità a decorrere dal prossimo 1° settembre. La platea è composta da soggetti occupabili, cioè di età compresa tra i 18 e i 59 anni, non disabili e senza figli minori a carico.
Ex percettori Reddito di cittadinanza, chi sono e cosa fare per il nuovo Supporto alla formazione e lavoro
Arrivano i primi numeri ufficiali dei soggetti che finora hanno perso il Reddito di cittadinanza per aver già percepito sette mensilità nel 2023. In attesa degli altri fruitori dell’indennità che riceveranno lo stop nei prossimi mesi, ad oggi – secondo i dati comunicati dall’Anpal – sono 112.545 gli ex fruitori del Reddito di cittadinanza che percepiranno il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro a partire da settembre prossimo. Prima, però, dovranno mettersi in regola con le azioni di ricerca attiva di una nuova occupazione che prevedono, quale primo passaggio, la presa in carica dei Centri per l’impiego.
Ad oggi, le persone prese in carico sono il 62%, vale a dire 69.862 soggetti, mentre coloro che non sono mai passati dai Centri per l’impiego corrispondono a 42.683. Dei circa 70mila già presi in carico, 48.406 hanno già iniziato il nuovo programma di politica attiva Gol (Garanzia per l’occupabilità dei lavoratori) che ha già fornito lavoro a circa un terzo (il 30%) dei disoccupati che hanno seguito il percorso di ricollocazione.
Ex percettori Reddito di cittadinanza, chi dovrà essere preso in carico dal Centro per l’impiego?
Chi non è mai passato dal Centro per l’impiego (42.683 soggetti), è atteso dalla presa in carico dei Centri per l’impiego. Dovrà accettare il percorso utile per rimettersi in moto e inserirsi in una delle misure utili ai fini di un’occupazione futura. Peraltro, i numeri sull’occupazioni mostrano un trend positivo, con la crescita dei contratti a tempo indeterminato. Rimane preoccupante invece, dai dati Anpal e Unioncamere dell’indagine Excelsior sul lavoro, l’andamento del mismatch dei posti da occupare e che non trovano i rispettivi profili ideali. Si tratta di professioni, per lo più scientifiche e tecnologiche, per le quali 6 posti di lavoro su 10 rimangono vacanti (per molti mesi prima di trovare un occupato) senza trovare il giusto candidato.
Nuovo Supporto per la formazione e il lavoro, cosa fare per ricevere i 350 euro mensili?
Entrando più nel dettaglio dei numeri degli ex percettori del Reddito di cittadinanza destinati al Supporto per la formazione e il lavoro, tre regioni detengono il 62% della platea totale. Sicilia (25.979 ex percettori del Reddito di cittadinanza), Campania (24.595) e Calabria (11.622) sono le tre regioni che dovranno ricollocare il maggior numero dei soggetti. Lontana è anche la percentuale delle persone prese già in carico.
A livello nazionale, dei 112.545 soggetti ex fruitori del Reddito, ben 42.683 non sono mai stati presi in carico. Nella regione della Campania, per esempio, su 24.595 ex percettori del RdC, in 11.400 non sono mai passate dai Centri per l’impiego. percentuali leggermente migliori in Sicilia dove, comunque, nei prossimi giorni in 7.730 riceveranno la convocazione del Centro per l’impiego.