Dopo il sanguinoso raid russo a Chernihiv, Zelensky è tornato a parlare di quanto successo promettendo vendetta attraverso azioni militari decise. Nella notte, il presidente ucraino ha ribadito la propria vicinanza alla cittadina, colpita in un normalissimo sabato pomeriggio. L’attacco aereo russo ha avuto come obiettivo il centro città, sventrando una università del luogo e un teatro. Nessun obiettivo militare di prima importanza, anzi, sono stati registrati almeno 7 morti e diversi feriti civili. Ieri, Zelensky aveva parlato in questa maniera:
Un missile russo ha colpito proprio nel centro della città una piazza, il Politecnico, un teatro. Un sabato qualunque, che la Russia ha trasformato in un giorno di dolore e perdita. Ci sono morti, ci sono feriti. Le mie condoglianze a coloro che hanno perso i propri cari. La Russia deve perdere questa guerra affinché vinca la vita.
Zelensky sul raid russo a Chernihiv, le sue parole di vendetta
Come detto, il presidente ucraino è tornato a parlare del raid russo. Nel consueto video-messaggio rilasciato sui suoi account social, Zelensky ha detto:
I nostri soldati risponderanno alla Russia per questo attacco terroristico: sarà una risposta notevole.
Questo perché il bombardamento improvviso su Chernihiv ha comportato 148 feriti civili di cui 15 bambini. Tra i 7 morti, invece, c’è una bambina di 6 anni. Il suo nome è Sofia. Questo il messaggio completo del leader ucraino:
Ringrazio tutti coloro che in tutto il mondo hanno condannato l’atroce attacco che ha ucciso 7 persone, tra cui Sofia di 6 anni. Le mie condoglianze a tutti coloro che hanno perso i loro cari. 148 le persone ferite, tra cui 15 bambini. I nostri soldati daranno alla Russia una risposta concreta.
Una prima risposta sembra arrivata: nella notte, la Russia ha parlato di un attacco droni ricevuto sulla stazione ferroviari di Kursk che ha comportato il ferimento di cinque persone. Mosca ha poi confermato di aver abbattuto un altro drone kamikaze che era in avvicinamento alla capitale. La controffensiva è stata immediata.