Iniziata male con il flop della marcia, la mattinata degli azzurri nel primo giorno di Mondiali di atletica a Budapest è decisamente migliorata. Il tutto con la possibilità di costruire qualcosa di importante in serata. Per il resto regna la consapevolezza che questa manifestazione non regalerà nulla. Anzi, a inizio giornata non ha regalato nemmeno il sole, offrendo immagini da tregenda per colpa di un lungo e fastidioso acquazzone che ha imposto il posticipo di due ore della marcia e di un’ora al resto del programma al National Athletic Stadium.
Mondiali atletica Budapest 2023, il resoconto della mattinata del primo giorno
Partiamo dalle buone notizie. Anzi, le buonissime. Perché non era mai successo che due azzurri accedessero alla finale del getto del peso ai Mondiali. Con 21,40 di quota qualificazione, Zane Weir spara un bel 21,82 e la sua è la seconda misura della mattinata dietro al 22,37 del brasiliano Romani. Nella finale a 12 di questa sera alle 20.37, il dodicesimo posto è di Leonardo Fabbri con 20,74 all’ultimo tentativo. Piuttosto male lo statunitense padrone della disciplina, Ryan Crouser, zavorrato da un problema fisico: settimo con 21,48.
Nella finale del salto in lungo femminile prevista domani, domenica 20 agosto, alle 16.55, ci sarà anche Larissa Iapichino. Pedana difficile quella della capitale ungherese, dove addirittura un’atleta di primo piano come l’ucraina Bekh-Romanchuk rimedia tre nulli. Nella stessa Budapest dove mamma Fiona May ottenne l’argento agli Europei con il record italiano di 7,11, Larissa salta 6,73 (+1.4 il vento) come prima misura. È il sesto risultato di giornata; oltre al 6,80 di quota qualificazione soltanto la statunitense Davis-Woodhall (6,87/-0.1), la burundese Koala (6,84/+0.7) e la serba Vuleta-Spanovic (6,82/-0.5). La ventunenne fiorentina salta poi 6,51 (+0.5) e rinuncia al terzo.
Iapichino: “Davvero qui mia mamma saltò il record italiano?”
Mio padre (il suo allenatore Gianni Iapichino, ndr) mi ha consigliato di fermarmi già dopo il primo salto – racconta la ragazza – Sono molto contenta per la qualificazione, meno per il risultato. Quest’anno mi sto comunque togliendo tante belle soddisfazioni. Siamo in tante nel salto in lungo, ma ci tengo a lottare con tutto quello che ho. Mamma? Non sapevo che il record l’avesse fatto qui (sorride, ndr). Non so se verrà a vedermi.
Sorprese dalle batterie dei 1500. Si qualificano infatti Gaia Sabbatini (4:03.04) e Ludovica Cavalli (4:03.81), ma non Sintayehu Vissa nonostante il personale di 4:01.66.
Sì, ci sono anche le brutte notizie, come il sesto posto in batteria della 4×400 mista di Lorenzo Benati, Ayomide Folorunso, Riccardo Meli e Alice Mangione. Per le pessime, parla per tutti il flop della marcia: nella 20 km vinta dallo spagnolo Martin in 1:17:32, con argento allo svedese Karlstrom (1:17:39) e bronzo al brasiliano Bonfim (1:17:47), undicesimo Francesco Fortunato (1:19:01), trentesimo Andrea Cosi (1:23:28). Ritirato Massimo Stano. Così il campione olimpico e mondiale spiega la giornataccia.
Tutta la delusione di Massimo Stano: “È un problema di testa, non di gambe”
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