Luciano Spalletti è ufficialmente il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale italiana. L’ex allenatore del Napoli ha deciso di sposare il progetto offertogli dopo le dimissioni di Roberto Mancini, accettando così l’incarico più importante della sua carriera. Adesso per Spalletti sarà tempo di rivedere la struttura della Nazionale, costruendola come meglio crede per affrontare l’ultima fase delle qualificazioni all’Europeo del 2024. L’allenatore di Certaldo ha firmato un contratto fino al Mondiale del 2026, dove gli azzurri puntano ad esserci dopo i due deludenti forfait delle scorse edizioni.

Nazionale, Spalletti e la rivoluzione: si incomincia dallo staff

La svolta nella Nazionale era pronta da diversi giorni, ma è diventata ufficiale solo alle 20 di venerdì 18 agosto, con il comunicato su Spalletti come nuovo CT. Ha firmato un contratto triennale, valido fino al Mondiale del 2026 e ora è pronto a dare nuova linfa al suo ciclo azzurro. Due competizioni internazionali sul piatto, incluso Euro2024, con le qualificazioni che apriranno le danze della sua nuova avventura. L’esordio è in programma il 9 settembre contro la Macedonia, la stessa che eliminò l’Italia di Mancini ai playoff per i Mondiali. Questa volta sulla panchina della Nazionale ci sarà Spalletti, pronto a essere presentato il 4 settembre a Coverciano. Già da quei giorni, verranno svelati i primi tratti del nuovo volto azzurro e quelli che saranno i convocati.

Con ogni probabilità, il ct dell’Italia attuerà una delle sue rivoluzioni per aprire il prossimo ciclo triennale. Intanto, per quanto riguarda lo staff, diminuirà il numero di collaboratori, passando da sette a tre. A Coverciano arriverà lo storico vice di Spalletti: Marco Domenichini, accompagnato da Daniele Baldini come collaboratore tecnico e Francesco Sinatti nella veste di preparatore atletico. Gli altri membri verranno dalla Figc e saranno scelti insieme al presidente Gabriele Gravina e al nuovo capodelegazione Gianluigi Buffon. A proposito dello storico numero uno azzurro, andranno stabiliti il preparatore dei portieri e il futuro di Bollini, destinato a diventare il secondo di Mancini. Ci saranno anche Barzagli e Gagliardi.

E i giocatori? Occhio a Jorginho e Verratti

Ma i grandi cambiamenti avverranno in campo. Con ogni probabilità, si dirà addio a dei senatori. Come riporta il Corriere dello Sport, Verratti e Jorginho rischiano di dire addio, considerando soprattutto il folto centrocampo che può vantare l’Italia. Bonucci al momento è già out vista la sua situazione con la Juventus, ma potrebbe recuperare posizioni con il suo prossimo club. E occhio anche a Immobile, in fase di valutazione già da queste prime partite di Serie A.

In caso – o meno – di addio, sono pronti a vestire la maglia della Nazionale maggiore due protagonisti tra gli azzurrini come Baldanzi e Casadei. Retegui, Scamacca e Raspadori – già avuto a Napoli da Spalletti – sono gli attaccanti del futuro. In difesa, invece, insieme a Bastoni, sono pronti a salire sul carro Casale e Buongiorno, mentre uno dei pilastri sarà Di Lorenzo, capitano dei partenopei campioni d’Italia. Davanti alla difesa potrebbe essere impiegato in un ruolo inedito Tonali, altrimenti ci saranno Cristante o Locatelli. Manca poco, ma la Nazionale è già pronta alla rivoluzione di Spalletti.