La giornalista bielorussa Olga Karach, nemica giurata del regime Lukashenko che la accusa di terrorismo, non ha ricevuto sostegno dalla Lituania. Infatti le autorità di Vilnius, pur essendo ostili al regime di Putin, di Minsk e della guerra in Ucraina, le hanno negato l’asilo politico in quanto bielorussa quindi, secondo loro, potenzialmente pericolosa.

Olga Karach, la fuga in Lituania e il rischio rimpatrio

La giornalista e attivista politica si è rifugiata a Vilnius dopo la condanna a morte in Bielorussia, ma è di poco tempo fa la notizia che le è stato negato sia l’asilo politico che la richiesta di protezione.

Tra le motivazioni si legge che la Karach rappresenterebbe “una minaccia per la sicurezza nazionale della Repubblica di Lituania”. Questo diniego è visto da molti come un segno che le posizioni della giornalista, contraria alle armi e al diritto di obiezione di coscienza, danno fastidio anche in un Paese ostile a Russia e Bielorussia.

Al momento nel provvedimento non è prevista l’espulsione o l’estradizione, in quanto in Bielorussia la aspetta la pena capitale. Al momento le autorità di Vilnius le hanno rinnovato di due anni il permesso di soggiorno.

Chi è Olga Karach

La giornalista e attivista ha fondato l’organizzazione Our House, che difende i diritti umani. In Bielorussia è considerata terrorista per la sua opposizione al regime Lukashenko, col suo nome scritto tra quello dei nemici del regime.

Olga ha così commentato la decisione della Lituania di negarle l’asilo politico.

La decisione del governo lituano mira a screditarmi come difensore dei diritti umani, è un tentativo di costringermi al silenzio anche come femminista e limitare le mie attività per la pace e i diritti di chi rifiuta le armi e l’esercito