È di ieri la notizia dell’arresto a Palermo di sette ragazzi (tra cui un minorenne) accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane in un episodio che risalirebbe al mese scorso, ma di cui solo ieri sono state eseguite le misure di custodia cautelare.

Ma mentre si cerca ancora di capire la dinamica esatta dei fatti fa discutere la scelta della stampa siciliana di far uscire i nomi dei ragazzi indagati, come riporta il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo, Dario Greco, che si esprime con veemenza contro questa scelta ritenuta inopportuna visto che si è in una fase troppo embrionale del caso, considerato che ancora non si è sentita nessun’altra versione se non quella della vittima.

So che in molti la penseranno diversamente, ma avere dato in pasto alla stampa i nomi di 6 presunti innocenti è per me una barbarie giudiziaria. Sia chiaro, nessuna giustificazione per il fatto di cui sono accusati, che è terribile e orrendo ma mi chiedo quale sia stata la necessità di fare uscire proprio i nomi prima ancora di ascoltare la loro eventuale difesa? Sbaglierò senz’altro, ma il tarlo della difesa di tutti non riesco ad estirparlo dalla mia mente

I ragazzi sono stati incastrati grazie a video, messaggi via chat e anche una fotografia e gli inquirenti vaglieranno ora una ad una le posizioni degli arrestati.

Secondo la versione della ragazza, ritenuta valida dagli inquirenti, la giovane sarebbe stata condotta dai sette ragazzi tutti di giovane età, tra i 18 e i 22 anni tranne il minorenne, in una zona appartata del Foro Italico dove sarebbe stata violentata più volte.

In un video registrato in prossimità di corso Vittorio Emanuele si vede la giovane barcollare, retta dai presunti aggressori, ora dietro le sbarre in attesa della convalida del fermo da parte del GIP.