Pensione di vecchiaia nuovi requisiti nel 2024? La pensione di vecchiaia tiene banco, non sono previste modifiche per l’età pensionabile rispetto ai requisiti introdotti dalla riforma Fornero. D’altronde, le principali discussioni nel campo previdenziale tra le parti sociali e la maggioranza politica sono incentrate sulla creazione di un sistema previdenziale flessibile e anticipato. Attualmente, la pensione di vecchiaia prevede il ritiro a 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi, con condizioni più vantaggiose per alcune categorie di lavoro.

Per il 2024, invece di una vera e propria riforma delle pensioni, sta guadagnando terreno l’ipotesi di un anno di transizione che anticipi l’introduzione delle nuove misure. In ogni caso, si tratterebbe di un posticipo dettato principalmente dalla necessità di estendere il periodo legato all’efficacia della legge Fornero.

Pensione di vecchiaia requisiti 2024

Il trattamento economico previdenziale viene rilasciato a coloro che perfezionano i requisiti anagrafici e contributivi; non è prevista alcuna differenza in base al genere. Per questo, gli uomini e le donne che hanno maturato 67 anni e 20 anni di contributi possono accedere al trattamento. Lo stesso non si può affermare per il comparto di lavoro di appartenenza.

Le regole relative alla pensione di vecchiaia sono state introdotte tramite una riforma ampiamente contestata. Questa riforma è stata introdotta attraverso l’articolo 24 del D.lgs. 201/2011, successivamente convertito e modificato nella Legge 214/2011. L’introduzione di queste norme ha comportato un aumento dei requisiti per accedere alla pensione.

Al fine di evitare tali regole, sono state introdotte diverse “quote flessibili”, come Quota 100, Quota 102 e altre simili, per consentire un’uscita anticipata prima dei 67 anni di età. Attualmente, è improbabile che il governo Meloni riesca a modificare la pensione di vecchiaia, ma è più fattibile che introduca misure transitorie per agevolare l’accesso ai requisiti imposti dalla riforma Fornero.

Per quanto riguarda il 2024, l’età pensionabile rimarrà invariata; infatti, le modifiche all’età pensionabile sono state programmate a partire dal 2026.

 A chi spetta la pensione di vecchiaia?

Nel 2023, così come nel 2024 fino al 2026 i requisiti per la pensione di vecchiaia non saranno modificati. Pertanto, per l’accesso al trattamento occorre raggiungere 67 anni di età e 20 di contributi, a condizione che vengano soddisfatti i requisiti normativi. È possibile richiedere il trattamento con 15 anni di contribuzione, per coloro che rientrano nelle deroghe Amato.

Le condizioni cambiano per coloro che hanno maturato il primo versamento dopo il 31 dicembre 1995, ai requisiti ordinari, va considerata un trattamento pari o superiore a 1,5 volte il trattamento minimo.

Tale condizione non viene applicata a coloro che raggiungono 71 anni di età con accumulo contributivo di 5 anni, con un assegno calcolato con il sistema contributivo.

Per coloro che hanno maturato un accumulo contributivo pari a 20 anni e 67 anni di età è necessario aver maturato un assegno uguali o inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo.

Se, invece, i lavoratori hanno accumulato 20 anni di contributo e 64 anni di età possono accedere alla pensione di vecchiaia contributiva, a condizione che l’assegno previdenziale risulti essere pari o superiore a 2,8 volte il trattamento minimo.

 Pensione di vecchiaia con un’età anagrafica ridotta: quando e come

Attualmente, esistono diverse formule previdenziale correlate alla pensione di vecchiaia, molte di esse prevedono dei diversi requisiti anagrafici. Questo è il motivo per cui molte lavoratrici dipendenti possono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata (D.Lgs. n. 503/1992), con diversi requisiti, tra cui:

  • 56 anni di età per le donne, 61 per gli uomini;
  • 20 anni di contributi, 15 anni per i soli beneficiari delle cd. deroghe Amato;
  • requisito sanitario: un’invalidità dall’80%.

Pensione di vecchiaia per addetti a lavori usuranti e gravosi

I lavoratori impiegati in attività lavorative usuranti e ai turni notturni, possono accedere alla pensione di vecchiaia:

  • 66 anni e 7 mesi;
  • 30 anni di contributi;
  • per coloro privi di anzianità contributiva alla data del 31 dicembre 1995, viene previsto un assegno pensione pari  a 1,5 volte il trattamento minimo.

Regimi speciali differente età pensionabile

La pensione di vecchia ordinaria viene rilasciata a 67 anni di età. Tuttavia, per diverse gestioni previdenziali viene previsto un requisito anagrafico diverso tra 60 e 66 anni di età, in base alla tipologia di lavoro da cui si richiede l’accesso al trattamento.

Ad esempio, per il comparto difesa, sicurezza e soccorso, in base alla qualifica, il requisito anagrafico per l’accesso al trattamento ordinario di vecchiaia muta da 60 a 66 anni.

Il fondo lavoratori dello spettacolo prevede un’età pensionabile da 47 anni per ballerini tersicorei. Servono 54 anni per gli sportivi professionisti e molte altre variazione in base alla categoria di lavoro.