Udinese-Juventus le parole dei protagonisti. Si apre il sipario al campionato 2023-2024, nella prima gara della stagione c’è lo scontro tra Udinese e Juventus. Gli ospiti vengono da una stagione turbolenta che ha visto la Vecchia Signora essere esclusa dalle competizioni europee e che ha visto l’addio di tutto lo storico Cda. ù Discorso diverso per l’Udinese di Sottil chiamata a dare fastidio ai piemontesi come nel 2021 quando riuscirono a fermare in casa Ronaldo e compagni per due a due in rimonta, complici dei grossi errori di  Szczęsny. I friulani orfani di grossi giocatori come Udogie e Pereyra ripartono da grosse certezze come Beto e Lovric, chiamati a essere i nuovi leader dei bianconeri.

Udinese-Juventus, le parole dei protagonisti

La gara tra Udinese-Juventus si è giocata alle ore 20:45 allo stadio Stirpe di Frosinone. Gli ospiti erano orfani di nomi importanti come Fagioli e Pogba. In casa Juventus ha parlato l’autore del primo gol Chiesa: “Oggi abbiamo fatto una gran partita. Nel primo tempo siamo stati molto intensi e dobbiamo giocare così, andando a prendere alti gli avversari. Il calcio moderno è così. L’esultanza? La scivolata era da un po’ che non la facevo, non ero polemico con nessuno”.

Sul feeling con Vlahovic e il mercato bianconero: “Con Dusan mi trovo bene. Non siamo fermi, è quello che ci sta chiedendo il mister. Per il mercato dovete parlare con il direttore. Noi pensiamo al campo e, come ha detto il mister, il nostro obiettivo è entrare in Champions e poi vedremo”.

In conferenza stampa Allegri si è definito soddisfatto della prestazione ma non vuole subito facili trionfalismi: “Credo che vanno sfruttate al massimo le caratteristiche dei giocatori. Per mantenere il baricentro alto le punte devono correre molto e ci stiamo lavorando. Abbiamo vinto una partita, bisogna mantenere i piedi per terra e lavorare per migliorare. Per fare certe cose bisogna coprire bene gli spazi anche quando non riusciamo a dare pressione”.

Su Cambiaso e Chiesa: “Non è stata una sorpresa, Andrea è bravo e molto intelligente. Gioca bene dentro il campo e, quando Chiesa si apre, è bravo a giocare dentro. Quando non c’è Chiesa, può giocare Kostic che ha caratteristiche diverse. Secondo me Chiesa è un attaccante. Da esterno si isola troppo e diventa solo un giocatore da ripartenza. Giocando vicino a Vlahovic è stato bravo e deve migliorare in fase di non possesso. Credo che quest’anno può fare 14/16 gol e farlo giocare da esterno è riduttivo”.

Le parole di Sottil

Parole di delusione per Sottil, contento comunque per la reazione bianconera finale: “Non va bene fare le cose sul 3-0, non mi piace, perché se una squadra sa fare delle cose le fa sempre, dal primo minuto fino all’ultimo. Poi siamo consapevoli che giocavamo contro una corazzata, ma siamo partiti molto remissivi, timidi, il primo gol ce lo siamo fatti da solo“.

La mia rabbia è che la squadra sia stata in partita: davanti siamo stati pungenti, ma il primo tempo non è stato di personalità. Questo mi fa arrabbiare: è vero che la squadra ha perso tanto, mi fa arrabbiare il maledetto mercato, sono cose che paghi. Può capitare una cosa come quella di Samardzic, che però è un giocatore importante per noi e ha perso dei giorni. Non è un alibi, ma una cosa oggettiva. Portiamo a casa il secondo tempo, ma non mi piace: si può perdere, ma le partite vanno giocate dal primo al centesimo minuto“.