Il contratto di Luciano Spalletti con il Napoli prevedeva il pagamento di una clausola di 3 milioni di euro, che l’allenatore avrebbe dovuto versare al club partenopeo per poter allenare un’altra squadra. Ora che il tecnico ha firmato con la Nazionale italiana senza pagare la clausola, cosa rischia?

Contratto Spalletti Napoli, la clausola non è stata pagata

Spalletti ha firmato oggi 18 agosto 2023 il contratto che lo legherà alla Nazionale italiana fino al 2026. Dopo il tira e molla dei giorni scorsi, alla fine il tecnico di Certaldo ha deciso di non pagare i 3 milioni della clausola presente nel contratto che aveva con il Napoli.

A questo punto, il club di Aurelio De Laurentiis può fare causa al neo ct dell’Italia, ma sia Spalletti sia il presidente della Figc Gabriele Gravina si sono detti sereni e, dopo aver consultato i rispettivi avvocati, hanno affermato di essere pronti a fronteggiare dal punto di vista giudiziario l’eventuale iniziativa del Napoli.

Le parole dell’Avvocato del Napoli

Nelle scorse ore, prima della firma di Spalletti con la Figc, l’avvocato del Napoli Mattia Grassani aveva spiegato che la clausola è valida sia per i club che per la Nazionale, non c’è alcuna differenza:

La clausola è un qualcosa arrivato alla fine della negoziazione di un documento di sette pagine, condiviso e firmato da Spalletti, dal Napoli e dai legali di ambedue le parti. Il Napoli ha rinunciato a chiedere un risarcimento danni a Spalletti per la rescissione anticipata del proprio contratto e l’allenatore, dal canto suo, si è impegnato a non svolgere alcuna attività tecnica nel corso della stagione 2023-2024. E questo vale per qualsiasi club o Nazionale. Il Napoli si è dovuto tutelare dinanzi a questo impegno con un indennizzo economico, in caso di mutamento o di mancato rispetto dell’accordo da parte dell’allenatore. Non esiste dunque nessuna clausola anti-concorrenziale o valida solo per i club, non c’è differenza tra club o Nazionale