Giornata complicata per Marc Marquez che nelle prove libere di MotoGP in Austria andate in scena quest’oggi ha incontrato diverse difficoltà. Al termine della sessione odierna dominata da Bezzecchi, il pilota spagnolo ha sottolineato la fatica impiegata per trovare il giusto feeling con la sua Honda che al Red Bull Ring arrivava con alcune modifiche aerodinamiche.

È proprio questo il punto attorno al quale ha ruotato principalmente l’intervista del 93 che ha enfatizzato lo sforzo fisico e mentale per adattarsi alla sua moto:

Posso dire che è stata una giornata mentalmente molto stressante, soprattutto perché ho dovuto stare molto concentrato per adattare il mio stile di guida a questa nuova aerodinamica. Si vede già da fuori quanto sia diversa, poi guidandola è completamente differente. Richiede una guida diversa, sia nel modo di affrontare le curve sia più in generale nel guidare la moto

MotoGP, Marquez sulla nuova Honda in Austria: “Stessi punti deboli”

Nonostante le modifiche apportate da Honda per consentire a Marc Marquez di avere una moto più efficace, a quanto pare le prove libere odierne non hanno dato grossi segnali positivi. È lo stesso pilota spagnolo a ribadire che la strada è ancora lunga e che le difficoltà riscontrate quest’oggi sono grossomodo le stesse incontrate finora in stagione:

Mi ci sono adattato abbastanza velocemente, più di quanto mi aspettassi, ma sicuramente il livello di rendimento è simile, i punti deboli sono gli stessi, continuo a perdere tempo nello stesso punto e dobbiamo continuare a lavorare. Il problema della guida è ancora la mancanza di stabilità, è difficile fermare la moto su entrambe le ruote. Anche in uscita dalle curve il grip e la trazione sono ancora scarsi, anche se qui la carcassa più dura è ancora peggio per noi

Nonostante tutto, l’otto volte campione del mondo ha provato ugualmente a trovare una nota positiva per il futuro:

La cosa positiva è che siamo già a un livello simile o un po’ migliore rispetto ad altre componenti aerodinamiche che avevamo provato. Ora dobbiamo studiare questo nuovo modo di avere tanto downforce davanti, come stanno facendo gli altri, per vedere se possiamo migliorare un po’ alla volta. Dovremo poi verificare che il miglioramento sia reale a Barcellona e Misano e dare le informazioni necessarie agli ingegneri