Il Milan ha deciso di puntare su Ruben Loftus-Cheek, acquistandolo a titolo definitivo dal Chelsea anche per sostituire Sandro Tonali. L’inglese, in cerca di rilancio dopo annate difficili in Premier League, ha vissuto un buon precampionato e ora è pronto per essere una pedina importante della squadra rossonera. Ruben Loftus-Cheek ha parlato ai microfoni del The Times, raccontando la decisione di lasciare il Chelsea, squadra nella quale è crescito, e trasferirsi in Italia e al Milan.

Loftus-Cheek: “Milan sempre stato un grande club”

Il Milan ha accolto Ruben Loftus-Cheek, che vuole rilanciarsi dopo stagioni difficili al Chelsea. Proprio i problemi nell’ultimo anno sono stati decisivi nella scelta di cambiare aria. Lo ha confermato lo stesso centrocampista inglese in un’intervista rilasciata al The Times: “Ho sempre pensato di trasferirmi. Quest’ultima stagione, verso la fine, mi è sembrato il momento giusto per cambiare aria. Stavo iniziando a sentirmi davvero bene con il mio corpo e i miei infortuni erano un problema passato. Dopo le ultime due stagioni in cui mi sentivo davvero bene e non giocavo nella posizione che desideravo, mi sentivo come un animale in gabbia. Ora voglio solo essere libero di giocare e sento che era il momento giusto per voltare pagina”. I Blues sono stati la sua casa, ma ora è arrivato il momento di andare via: “Sapevo cosa andava fatto, ma allo stesso tempo lasciarsi alle spalle una parte importante della propria vita e di quella che è stata la propria vita non è facile, ma a volte può essere la cosa migliore”.

Ruben Loftus-Cheek ha poi scelto il trasferimento in Italia: “Quando ero più giovane ricordo il Milan come una potenza del calcio europeo. Erano sempre in competizione per la Champions League. Ricordo che guardavo Kaká e Ronaldinho, e, nella mia testa, il Milan era sempre un grande club“. E poi ha svelato un retroscena sulla sfida giocata a San Siro nella scorsa UEFA Champions League: “Jorginho stava aspettando di battere un rigore e si sentivano fischi così forti che era incredibile. In quel momento pensi: immagina di giocare con questo tipo di supporto. Sarà incredibile. Non vedo l’ora di giocarci“.

“Tomori mi ha aiutato molto”

Fikayo Tomori è stato un calciatore che ha aiutato Ruben Loftus-Cheek nella scelta del Milan e nel farlo ambientare nella nuova realtà: “È stato molto bravo con me qui. Non conoscendo la lingua, ha tradotto molto e mi ha fatto capire come funzionano le cose. Mi ha aiutato ad ambientarmi – ha aggiunto – È molto importante che io impari la lingua. Sarà più facile nel calcio, nell’ascoltare l’allenatore, nella vita quotidiana a Milano. Il calcio è la parte più facile per me al momento. Si scende in campo e si gioca. È lo stile di vita, la ricerca di una casa è ancora in corso, ma mi sto divertendo molto”.

E poi Ruben Loftus-Cheek ha svelato un nuovo retroscena, quando ha chiesto consigli proprio all’ex compagno per il trasferimento: “Non ci ho mai pensato molto in quel momento (al trasferimento, ndr). Ero concentrato su quello che stavamo facendo. Le cose sono cambiate parecchio, non stavamo andando più bene e a quel punto mi sono aperto alla possibilità di cambiare il mio futuro. In quel periodo ho iniziato a chiedere a Fikayo, di nascosto, come fosse cambiare. Non potevo dirgli che stavo parlando con il Milan, però (ride, ndr). Quando il trasferimento era sempre più vicino gli ho detto che forse sarei andato, che stava succedendo”.