Il mare ci offre bontà inestimabili e alcune hanno anche attorno a sé un’aura quasi mitica. Ecco perché imparare a cucinare il polpo ci darà subito i gradi di capitano della vostra immaginaria brigata di cucina. Questo ingrediente è particolarmente saporito e offre una varietà di soluzioni per essere presentato, solitamente semplici da realizzare se si conoscono alcune regole fondamentali. 

Portare il mare a tavola: come cucinare il polpo

Tra i molluschi il polpo è di certo quello più iconico dal punto di vista della cucina. I suoi otto tentacoli sono gustosissimi, ma anche la sua polpa è molto saporita e può essere trattata in vari modi. Cucinare il polpo dà soddisfazione perché è buono ed ha la caratteristica di essere saziante. Se andate in pescheria non spaventatevi se lo chiamano piovra: si tratta solo di un polpo di grandi dimensioni. Invece quello che chiamano scoglio è sempre un polpo, ma si caratterizza per avere due file di ventose sui tentacoli

Per trattarlo bisogna sapere una cosa fondamentale: di suo la carne del polpo non è morbida, anzi! Non per nulla prima di scoprire come cucinare il polpo bisogna sapere come rendere morbide le sue carni. Il modo tradizionale, ma potrebbe non piacere a tutti perché un po’ cruento, è quello di sbattere il polpo su una pietra. E quando si dice sbattere non si usa un eufemismo.

Se in casa non si ha una pietra (eh beh, vorrei vedere) si può ovviare utilizzando un batticarne e un piano resistente. Un modo più gentile di ammansire le carni del polpo è quello di congelarlo: questo processo serve a spezzare le fibre muscolose del polpo. Altro metodo conosciuto, ma da verificare, è quello di aggiungere dei tappi di sughero nuovi nella pentola assieme al polpo. Più semplice è mettere in acqua fredda il polpo, portare a bollore e lasciare cuocere per un’ora: poi si spegne la fiamma e si lascia raffreddare nell’acqua. 

Una volta cotto il polpo si eliminano occhi, becco e interiora. Ora siamo pronti a cucinare il polpo.

La maniera più semplice

Cucinare il polpo è davvero semplice. Basta bollirlo come abbiamo precedentemente descritto e poi lo si può tagliare a pezzetti e condire con aglio, olio e prezzemolo. 

Anche la versione “in umido” è un grande classico che restituisce ottime soddisfazioni: lessiamo il polpo come ormai sappiamo, tagliamolo a pezzetti e mettiamolo in una casseruola con un giro l’olio EVO. Facciamolo rosolare e poi sfumiamo con del buon vino bianco secco. Lasciamo evaporare la parte alcolica e poi aggiungiamo della passata di pomodoro e dei pomodori datterini tagliati a spicchi. Quindi cuociamo a fuoco gentile per 30 minuti. Impiattiamo e spolveriamo di prezzemolo tritato e una macinata di pepe.

Il polpo in insalata

Quante volte abbiamo trovato questa preparazione nel menù dei ristoranti di pesce? Si tratta di un piatto fantastico, da accompagnare con dei finocchi. Cucinare il polpo in insalata non è difficile e possiamo farlo anche a casa. In questo caso per lessarlo nell’acqua aggiungiamo vino bianco, una cipolla, foglie di alloro e erbe aromatiche a piacere. Mentre il polpo si lessa e poi si raffredda tagliamo a fette sottili i finocchi che faremo insaporire in padella con un giro d’olio.

Bastano 5 minuti poi aggiungiamo miele, aceto, salsa di soia. Regola di sale e pepe e lascia stufare. Intanto si prepara un mazzetto di finocchietto e si crea un’emulsione con olio, sale e pepe. Una volta pronti i finocchi vanno impiattati e sopra ci disponiamo i pezzetti di polpo bagnando il tutto con l’emulsione. 


Un grande classico: polpo e patate

Questa si che è vera tradizione: cucinare il polpo con le patate ci riporta con la mente alle trattorie dei posti di mare, ad ascoltare il grido dei gabbiani e lo sciabordio delle onde. La preparazione di questo piatto è di una semplicità disarmante: si lessa il polpo come sappiamo e altrettanto si fa con le patate. Poi si unisce il tutto condendo con olio EVO, sale e pepe. Si possono aggiungere prezzemolo tritato (è d’obbligo) e pomodorini tagliati a spicchi. 

E infine: ridurre i tempi

Cucinare il polpo si, ma si può farlo in meno tempo? Certo: utilizza la pentola a pressione.

Metti il polpo nella pentola, aggiungi il soffritto e una spolverata di pepe. Regola di sale e copri il tutto di acqua. Il polpo si cuoce in 20 minuti dal fischio della pentola a pressione. 

Poi spegni e lascia raffreddare nell’acqua della pentola una volta aperta.

Se vi sono piaciute le nostre ricette con il polpo, non dimenticate di provare l’imperdibile polpo alla luciana. Se invece preferite le seppie, provatele alla veneziana: buonissime!