Ore 8.50: Massimo Stano e Francesco Fortunato nella 20 km di marcia. Ore 10.30: qualificazione del peso con Zane Weir e Leonardo Fabbri. Ore 11.05: la 4×400 mista. Ore 12.25: qualificazione del lungo femminile con Larissa Iapichino. E in serata, alle 19.43, le batterie dei 100 con Marcell Jacobs e Samuele Ceccarelli. Prima giornata e già impegnativa quella di domani, sabato 19 agosto, che aprirà i Mondiali di atletica a Budapest. In tutto 22 azzurri e due campioni olimpici. Gli stessi che assieme agli altri ori delle ultime Olimpiadi, Gianmarco Tamberi e Antonella Palmisano, intervengono a Casa Italia per raccontare sogni e desideri. Persino con la voce rotta dall’emozione, come è toccato a Stano. Emozione poi replicata al microfono di Tag24.

Ai Mondiali di Budapest si fa già sul serio. A Casa Italia incontro con i quattro campioni olimpici. A partire da Jacobs

C’è grande curiosità intorno alla mia prestazione, ma ve n’è anche da parte mia – ha esordito il bicampione olimpico tra 100 e 4×100 Marcell Jacobs – L’ultimo periodo non è stato facile, ma ho fatto tutto il possibile per essere qui. È la stagione che precede le Olimpiadi, è importante per aver fiducia in vista dell’anno prossimo. Non ho avuto modo di poter testare tutto quello che potrò fare e lo scoprirò domani, quando scenderò in pista per la batteria.

In Ungheria, lo sprinter gardesano sarà seguito soltanto da sua moglie Nicole. I piccoli Anthony e Meghan andranno dalla nonna.

Dopo Parigi (ossia dopo la prova incolore di Diamond League con l’opaco 10.21 che l’ha costretto a lunghi giorni d'”esilio”, ndr), ho voluto azzerare i social e, quando ho ricominciato, mi sono detto di farlo con frasi che possono spronare, dare una motivazione in più. Sono contento di aver rappresentato questo per molte persone, alcune delle quali mi chiedevano quale sarebbe stata la prossima frase.

Gianmarco Tamberi e il salto perfetto

Domenica mattina toccherà invece alle qualificazioni del salto in alto con Gianmarco Tamberi. Che scalpita:

Non vedo l’ora di debuttare. Ho lavorato tanto, dicendomi che ad agosto sarebbe venuto l’appuntamento importante e, ora che mancano due giorni, quasi non ci credo. Adesso mi aspetta la gara contro lo Usain Bolt del salto in alto, Mutaz Barshim. Sin da quando ho parlato per la prima volta con il mio nuovo coach Giulio Ciotti e il preparatore atletico Michele Palloni ho detto che volevo ritrovare il mio salto.

Antonella Palmisano è tornata dall’inferno

Sono stati duri e complicati i problemi fisici di Antonella Palmisano dopo il trionfo ai Giochi. “E non è ancora finita”, spiega lei.

Ma ora riesco a controllare. Gli ultimi due anni non sono stati facili e hanno avuto più bassi che alti. Adesso la situazione è diventata gestibile, con l’intervento all’anca e le infiltrazioni. Gli ultimi due mesi, poi, sono stati intensi.

Nella marcia, ora la dominatrice si chiama Kimberly Garcia Leon, la peruviana capace di vincere ai Mondiali dello scorso anno sia nella 20 che nella 35 km (che poi è l’obiettivo stavolta di Massimo Stano).

Come rispondere alle strategie della Leon? Tutti gli allenamenti li ho preparati con il lato B di Stano davanti a me, immaginando che fosse quello di una mia rivale. Una volta sono riuscita a superarlo, sulle scale a Roccaraso in raduno, e non sapete che soddisfazione battere un uomo per la prima volta. Al di là degli scherzi, a 32 anni sono una che non fa strategie, consapevole che bisogna far correre le altre.

Massimo Stano si scioglie parlando della figlia Sophie

Si chiude con Massimo Stano, che si commuove quando l’amica e compagna di allenamento Antonella Palmisano gli chiede: “Riuscirai a ritrovare i tuoi trick per farci divertire ancora?”

La prima parte della stagione non è andata benissimo. Mentalmente ero deconcentrato – dice con la voce strozzata – poi sono riuscito a riprendermi mentalmente.

In questa intervista, il campione olimpico nella 20 km e mondiale nella 35 spiega il perché di quella emozione.

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Qui, invece, la presentazione dei quattro campioni olimpici.

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