Un violento incendio è scoppiato stamattina nel porto russo di Novorossiysk, sul Mar Nero, dopo che un paio di settime fa Mosca si era difesa dall’attacco diretto dall’Ucraina con due droni. Le fiamme hanno interessato un’area di 1300 metri quadrati, come riporta anche Ria Novosti.
Grazie all’intervento di 42 vigili del fuoco, l’incendio sarebbe però già tornato sotto controllo. Ria Novosti parla del rogo come sviluppatosi a partire da alcuni pallet di legno, ma in una registrazione video si vedono chiaramente alcune esplosioni di cui non è chiara la natura.
Il porto di Novorossiysk è particolarmente importante per Mosca perché da lì transitano anche le petroliere. Forse per questo, il 4 agosto il Cremlino aveva già lamentato un attacco ucraino alla struttura aeroportuale, minacciata da due droni marini.
Ucraina: esplosione in una centrale di polizia nella città occupata di Energodar, dove si trova la centrale di Zaporizhzhia
Una centrale della polizia popolare nella città occupata di Energodar, nota per ospitare la centrale di Zaporizhzhia, è stata distrutta da una forte esplosione nelle ultime ore. Lo rende noto dal suo esilio il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, sul suo canale Telegram:
La cosiddetta ‘polizia popolare’ di Energodar, ancora occupata, non si è presa cura delle misure di sicurezza.
Ha canzonato il sindaco. Per i momento, non si parla di vittime causate dall’esplosione avvenuta al numero 17 di via Budivelnykiv, dove ha sede la polizia popolare russa.
Entra nel Bosforo la prima nave passata nel corridoio sul Mar Nero aperto da Kiev
Qualche mese fa, arrivava il “no” ufficiale della Russia al rinnovo dell’accordo sulle esportazioni di grano dall’Ucraina. Da quel momento, dopo un periodo di smarrimento iniziale, Kiev si è rimboccata le maniche per tenere aperto un corridoio sicuro sul Mar Nero, capace di collegare l’Ucraina alla Turchia.
Oggi, alle ore sei (ora locale), la prima nave è arrivata nel Bosforo in sicurezza passando proprio attraverso il percorso delineato dall’Ucraina. La notizia è stata diffusa dall’agenza turca Anadolu.
Si tratta di un’imbarcazione con bandiera di Hong Kong e operata da un’agenzia tedesca, la Joseph Schulte. La nave era rimasta bloccata in Ucraina a causa dell’inizio del conflitto contro Mosca: partita ieri da Odessa, attraccherà finalmente al porto di Ambarli, a sud di Istanbul, nelle prossime ore.