Secondo anno di Serie A per il Monza che vuole dimostrare di poter essere una realtà importante per il nostro campionato con Raffaele Palladino in panchina che ha rifiutato altre proposte. Lo scorso anno ci fu un inizio negativo con Giovanni Stroppa, la decisione quindi di cambiare e affidarsi all’ex attaccante della Juventus che proveniva dalla formazione Primavera. Una scelta mai così azzeccata, i brianzoli hanno messo in pratica un calcio moderno e divertente chiudendo con uno stupefacente undicesimo posto. Ora la squadra è cambiata, non ci sono più Nicolò Rovella e Carlos Augusto, quest’ultimo passato all’Inter nei giorni scorsi. Proprio la formazione nerazzurra sarà l’avversario dell’esordio in campionato.

Monza, Palladino vuole un nuovo sgambetto

Lo scorso anno a San Siro arrivò una vittoria inaspettata per il Monza, il sogno è cominciare alla stessa maniera la nuova stagione. Le difficoltà però sono tante, gli esordi nascono sempre delle insidie fra lo stato di forma e l’inserimento dei nuovi arrivati. Palladino ha dovuto aggiustare la squadra con l’obiettivo di far divertire i tifosi raggiungendo un’altra salvezza tranquilla.

Io penso che abbiamo fatto un ottimo ritiro, un ottimo inizio di stagione. La partita di Coppa Italia ha dato dei segnali, ma ben venga: come dicevamo prima, prendere uno schiaffo prima del campionato fa bene e ti fa tornare alla realtà. La squadra deve continuare a crescere: è un percorso partito la passata stagione e continua. È stato fatto qualcosa di più importante, ma non dobbiamo rimanere ancorati allo scorso anno, bensì pensare a questa stagione, continuando a lavorare su quello che dobbiamo fare in questo anno.

Saremo simili a quello che abbiamo fatto vedere nella passata stagione, con qualche piccola modifica a livello di assetto e di altezza di squadra. Gli avversari ti studiano, qualche modifica serve e poi ci sono dei giocatori nuovi. Però la squadra ha principi di gioco chiari: vogliamo proporre, partire dal basso, essere bravi ad arrivare puliti in fase offensiva, perché non abbiamo le caratteristiche per fare palla lunga o tenerla spalle alla porta. Vogliamo cercare di portarla in maniera pulita davanti: a volte ci riusciamo e a volte no, ma i principi sono quelli e vogliamo essere aggressivi, dare intensità, recuperare la palla il prima possibile.

Di sicuro partire a San Siro contro l’Inter è emozionante, ma è anche stimolante. Affrontare subito una squadra che ha giocato la finale di Champions ti dà stimoli ed energia positiva: noi dobbiamo essere bravi a capire che sarà una partita complicata, difficilissima, poi si sono attrezzati con giocatori nuovi e qualche cambio nell’undici titolare. La forza dell’Inter la conosciamo: hanno individualità, forza fisica, palleggio, altrimenti non avrebbero fatto certi risultati. Proveremo a metterli in difficoltà, sapendo che è la prima di campionato e sia noi che loro non siamo ancora in perfetta condizione o non abbiamo ancora gli automatismi rodati. Però sono partite che servono per capire a che punto siamo

Fra i brianzoli molti sono degli ex nerazzurri che hanno sfiorato la Champions League l’anno passato, da Danilo D’Ambrosio fino a Roberto Gagliardini a cui si aggiunge il giovane Valentin Carboni. Con l’Inter un rapporto molto stretto che ha portato al passaggio in nerazzurro di Carlos Augusto, autentica rivelazione della scorsa stagione. Il mercato però non è ancora concluso, Palladino spera nell’arrivo di un nuovo centrocampista e di un attaccante centrale. Piacciono Miretti della Juventus, su cui ci anche la Salernitana, e Luis Muriel dell’Atalanta.

Da noi sono arrivati Gagliardini, D’Ambrosio e Carboni, ma anche tanti nuovi innesti come Cittadini e altri: sono stati fatti acquisti ben calibrati, un mix di gente d’esperienza e di giovani che portano freschezza. Sono rimasto piacevolmente colpito dalla mentalità dei tre ex Inter che ho appena citato: è un valore vincente, entrano a far parte di un gruppo importante, mettere dentro gente così alza il livello. Siamo felici di averli con noi, in questi giorni abbiamo parlato un po’ anche della squadra avversaria che è l’Inter: la conosciamo bene, è una squadra forte e di alto livello. Dovremo essere pronti e bravi a sopperire, a cercare di metterla in difficoltà.

Ci piacciono Miretti e Muriel, però abbiamo una lista di giocatori e fare dei nomi sarebbe sbagliato. Siamo in grande sintonia con la società su quello che ci serve e sulle caratteristiche: non è importante il giocatore, ma sono importanti le caratteristiche. La società sa cosa potrebbe servire, però lascerei perdere il mercato e penserei alla partita di domani. Siamo in buone mani

Si farà sentire l’assenza di Silvio Berlusconi. Il compianto Presidente scomparso qualche mese fa che ha sempre partecipato alla vita dello spogliatoio nella maniera che tutti conoscono. Momenti emozionanti a San Siro affrontando il Milan nel memorial intitolato al Cavaliere. Ora la gestione è nella mani del fedele scudiero Adriano Galliani.

Il significato di questa stagione è particolare, siamo senza il nostro presidente e ci manca. Però abbiamo una società solida e sana: Galliani non ci fa mancare nulla a livello di presenza e di gestione. Lo percepiamo e siamo convinti che la stagione andrà bene, in maniera solida. Lo sento ogni giorno, ci confrontiamo su tutto e c’è un rapporto bellissimo. Lui vive il calcio in maniera passionale: noi dovremo essere bravi a regalargli più soddisfazioni possibili, sia a lui che alla società. Sono tutti super disponibili, fanno qualsiasi cosa per noi: noi dobbiamo giocare anche per la società, che è molto sana