Il generale Vannacci non fa nessun passo indietro sulle sue affermazioni contenute nel libro “Il mondo al contrario” e si difende da ogni accusa rivolta nei suoi confronti.
Vannacci parla di lobby gay e si difende dalle accuse
Ha suscitato tantissime polemiche il libro del generale Roberto Vannacci “Il mondo al contrario” al punto che il caso è arrivato addirittura al ministero della Difesa e oggi il militare è stato rimosso dal ruolo di presidente dell’Istituto Geografico Militare. Eppure il generale non sembra preoccuparsi di quanto accaduto e promette di difendersi nelle sedi più appropriate:
“Nessuna replica a quelle che sono decisioni gerarchiche, risponderò nelle sedi e nei tempi opportuni, indicati dalle mie sedi di comando”
Le risposte alle critiche
Il generale ha voluto chiarire che il concetto di promozione dell’odio è stato travisato:
“L’odio è un sentimento, come l’amore, io dico che è lecito provare odio per qualcuno ma questo non significa istigare alla violenza”
Vannacci non sembra quindi voler ritrattare quanto scritto nel suo libro che ha ribadito di essere una persona che lotta contro il pensiero unico. Il generale ha parlato anche di Paola Egonu:
“Non vedo perché dovrei scusarmi con Paola Egonu, contro di lei non ho usato alcuna espressione offensive, mi sono limitato a dire delle cose ovvie. Sul profilo Wikipedia di questa bravissima atleta c’è scritto che è nata da genitori di origine nigeriana; nei profili delle sue colleghe in azzurro non c’è riferimento alle loro origini. Questo semplicemente perché il colore della pelle di Egonu non la individua immediatamente come italiana, posto che da migliaia di anni lo stereotipo dell’italiano è quello di un individuo bianco. Ma tutto questo non significa essere razzisti”.
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