Alemanno e Pillon insieme in politica per formare una destra ultra-cattolica in vista degli appuntamenti politici ed elettorali dei prossimi anni? Una semplice suggestione o c’è qualcosa di più? Il panorama politico umbro del 2024 si presenta carico di aspettative ed evoluzioni. Sia a livello comunale, come a Perugia, che a livello regionale, le aree di riferimento sono in fermento, cercando di delineare candidature e possibili alleanze. Dopo un periodo di discrezione, le dinamiche interne stanno venendo alla luce, mostrando segnali di nuovi allineamenti o almeno tentativi in tal senso.

Alemanno e Pillon: il ritorno alla ribalta politica

Alcune figure, precedentemente lontane dal panorama parlamentare, mostrano l’intenzione di ritornare attivamente nella scena politica. Cercano di capitalizzare sugli eventi elettorali previsti per l’anno prossimo. Un episodio significativo riguarda l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha presieduto un incontro dal nome “Orvieto ’23 – Forum dell’Indipendenza Italiana”. Questo evento ha attirato varie fazioni, con posizioni politiche ben definite, offrendo una platea critica verso certe direzioni politiche.

Diverse personalità, tra cui il filosofo Diego Fusaro e il giurista Ugo Mattei, hanno preso parte all’incontro, sottolineando le loro posizioni spesso non allineate con le direzioni principali del panorama politico. Si tratta di esponenti noti per le loro idee controcorrente, spesso in opposizione alle misure adottate in risposta alla pandemia.

Il contesto globale e nazionale ha visto, negli anni recenti, forti scossoni politici come la Brexit. L’emergenza Covid ha poi amplificato alcune posizioni di critica, soprattutto riguardo alle misure di contenimento. Tuttavia, le evoluzioni sia della Brexit che del panorama pandemico sembrano aver influenzato la carica di protesta di certi movimenti.

La sfera cattolica nella politica italiana

Una particolare attenzione va alla sfera cattolica conservatrice, che ha trovato una certa rappresentanza in figure come Simone Pillon. La politica e la religione sembrano intersecarsi in eventi come quello di Assisi, dove temi pro-vita e famiglia vengono discussi da esponenti di spicco.

Possibile alleanza Alemanno-Pillon? La smentita

Nonostante le speculazioni di alcuni media, l’ex sindaco della capitale Gianni Alemanno ha voluto calmare le acque riguardo una possibile alleanza politica, sottolineando la natura culturale e valoriale degli incontri e negando l’intenzione di fondare un nuovo partito con Simone Pillon.

Idee simili, per certi versi, dialogo costruttivo sempre, ma l’ipotesi di un’alleanza è, almeno momentaneamente, scartata e rispedita al mittente.

Quali sono le prospettive future?

Mentre l’Umbria si prepara per le elezioni del 2024, anno significativo dal punto di vista politico anche perché si terranno le elezioni europee, il panorama politico è al momento apparentemente statico, stando agli ultimi sondaggi politici. La possibilità di nuove alleanze potrebbe smuovere le acque? A dir la verità, il dilemma è quello dell’astensionismo, che ormai secondo le ultime rilevazioni ha raggiunto la soglia del 40%, percentuale superiore rispetto all’astensionismo registrato alle ultime elezioni. In molti sono ancora indecisi sul da farsi, proprio perché non trovano un degno rappresentante delle loro idee politiche. Sotto questo aspetto, l’alleanza Alemanno-Pillon, o comunque un loro ritorno sulla scena politica, potrebbe far cambiare idea ad alcuni. Ma di quanto sposterebbe le intenzioni di voto un ritorno della destra ultracattolica?

A ogni modo, tra smentite, nuove alleanze e rientri in scena, la regione promette di essere al centro dell’attenzione politica nazionale. Tuttavia, ciò che risulterà effettivamente dalle urne rimane da vedere, ma le dinamiche attuali offrono sicuramente spunti di riflessione sul futuro politico del territorio.

Intanto Pillon difende il generale Vannacci

Intanto Pillon ha difeso su Twitter il Generale Roberto Vannacci, reo di aver scritto sul suo libro che i gay non sono normali. Il primo cinguettio è una difesa del generale e un attacco a Crosetto:

Apprezzo che un generale dei parà sappia distinguere un maschio da una femmina, mentre trovo grave che Crosetto esprima valutazioni disciplinari su Twitter, oltretutto su pressione della sinistra. Il gen. Vannacci ha servito con onore la Patria per anni. Non va scaricato così.

Infine, la proposta di fornire assistenza legale gratuita al generale:

Non so se condivido tutto il suo scritto, ma so che la libertà di parola è garantita dalla Costituzione e vale anche per chi critica il pensiero LGBT. So poi che i processi disciplinari non si fanno su Twitter. Ecco perché sarei onorato di difendere pro bono il gen. Vannacci.