Il Manchester Crown Court, tribunale del nord dell’Inghilterra, ha condannato Lucie Letby, infermiera accusata di infanticidio: secondo l’accusa, avrebbe ucciso 7 bambini fra il 2015 ed il 2016. Letby era stata arrestata due volte, senza però che le precedenti accuse fossero state provate.
Il caso di infanticidio nel Regno Unito e le accuse all’infermiera
Letby, oltre ai 7 neonati uccisi, avrebbe cercato di ucciderne altri 6: tutti questi neonati erano sotto le sue cure nell’unità di maternità dell’ospedale dove lavorava. Arrestata nel 2022, oggi è arrivato il verdetto che sancisce la sua condanna al carcere, anche se non è stata resa nota l’entità della pena.
Quando l’infermiera è stata arrestata, in casa sua venne ritrovato un post-it con su scritto “Io sono il male. Sono stata io. Non merito di vivere. Li ho uccisi perché non sono abbastanza brava. Sono una persona orribile e malvagia”. L’accusa fin dai primi momenti del processo ha interpretato questo post-it come una confessione degli omicidi, anche se Letby ha sempre negato durante le udienze ogni coinvolgimento.
Sempre l’accusa ha cercato di dimostrare come le morti dei neonati non fossero ascrivibili a generali deficenze nel sistema sanitario del Regno Unito, quanto alla presenza in turni specifici di Letby. I 5 maschi e le 2 femmine sono deceduti mentre l’infermiera era di turno: in un caso un neonato sarebbe stato ucciso con dell’insulina, in altri casi con del latte o dell’aria fatti indebitamente assumere ai neonati.
Durante il processo, Letby aveva dichiarato:
Quando mi hanno arrestato non potevo crederci, ero disgustata. Non credo che esista un’accusa peggiore di questa. Quando sono stata rimossa dal mio incarico sono arrivata a mettere in discussione anche me stessa, ho pensato più volte al suicidio.
Dopo 12 mesi di servizio, l’infermiera era stata rimossa dal suo ruolo nel luglio 2016: alcuni consulenti avevano individuato una correlazione tra la serie di decessi tra i neonati e i turni della 33enne. A nulla sono servite le spiegazioni di Letby, che aveva accusato alcuni colleghi di negligenza nel trattare i piccoli pazienti e di non curarsi della pulizia degli ambienti sanitari.
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