L’invasione del granchio blu in Italia ormai riguarda sia l’Adriatico e che il Tirreno, da nord a sud, con Sardegna e Toscana tra le regioni più colpite.
Granchio blu, invasione in Adriatico e Tirreno: Sardegna e Toscana più colpite
Il Granchio blu americano si sta diffondendo in Sardegna, soprattutto nella costa orientale. Una grande proliferazione si è registrata anche in Toscana, in particolare nella laguna di Orbetello. A preoccupare sono i danni al fragile equilibrio della biodiversità marina. Gli esperti infatti dicono che il granchio blu minaccia la biodiversità nativa in quanto è in grado di predare altri crostacei e pesci, ed è anche noto per distruggere reti e altre attrezzature da pesca.
Inoltre ha la capacità di riprodursi molto velocemente. L’aumento della temperatura e l’assenza di predatori naturali facilitano la capacità di questa specie di aumentare il proprio numero e coprire un’area sempre più vasta, invadendo ormai anche le zone di balneazione.
Dove si trova il granchio blu in Italia?
I granchi si trovano in alcune parti del Mediterraneo da decenni e sono stati avvistati per la prima volta nelle acque egiziane negli anni ’40. Sebbene il granchio non sia problematico in altre parti del mondo, nel Mediterraneo è una specie invasiva vista come una seria minaccia per la fauna selvatica nativa, la biodiversità e la pesca.
Il granchio blu è originario delle coste occidentali dell’Atlantico ed è arrivato in Italia attraverso l’acqua di stiva delle navi. La proliferazione del crostaceo si è verificata negli ultimi anni, anche a causa dell’aumento delle temperature dei mari.
Il mollusco si sta diffondendo lungo le coste lagunari di tutta Italia, dove pare abbia trovato condizioni ambientali ottimali.
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