Vendita granchio blu: dall’Emilia-Romagna verso gli Usa è partita la commercializzazione del crostaceo più chiacchierato e pericoloso dell’estate 2023. Grazie all’operazione della Rimini Mariscadoras, sturt-up femminile nata nel 2021, il problema sta trasformandosi in opportunità. Ne abbiamo parlato col consigliere della Regione Veneto Stefano Valdegamberi, a Italiani Mambo, su Radio Cusano Campus. “La storia del granchio blu è diventato un can-can nazionale – ha affermato il consigliere Valdegamberi – sono per la tutela dell’ecosistema, se i granchi blu ne fanno parte devono rimanere, anche perché si tratta di un’opportunità a livello commerciale. Ma smettiamola di fare crociate su una questione e far finta di niente sul resto: questa è incoerenza della politica e paura dell’opinione pubblica.”

Vendita granchio blu: buona opportunità economica per l’export nostrano, ma la politica sia coerente

La politica è incoerente, ha paura dell’opinione pubblica, dovrebbe portare le persone a usare il cervello anche a costo di diventare impopolare. I lupi stanno ammazzando tutto: hanno azzannato un cagnolino vicino casa, la gente ha paura a camminare per i boschi. Non è normale, c’è un limite a tutto. I lupi hanno il diritto di vivere, non vanno estinti, ma non devono creare problemi – ha aggiunto Stefano Valdegamberi – vivo a Badia Calavena, alle porte di Verona, siamo una montagna dove la pastorizia è sviluppata, abbiamo diverse stalle e allevamenti, da qualche anno è arrivato il lupo che si è moltiplicato, può nutrirsi di carne d’allevamento. Abito nei pressi di una scuola materna e dell’infanzia, gli agguati agli animali domestici, agli asinelli, sono all’ordine del giorno. Ho due pecore attaccate a casa e ho paura, gli attacchi quotidiani non avvengono lontano da casa, ma in paese. I cittadini hanno paura per i bambini, ragazzi, che la mattina prendono il bus per andare a scuola e nei luoghi abbandonati c’è paura per l’uomo.”

Aumenti dei lupi in Italia, i dati ISPRA sono sottostimati

In Piemonte si contato circa 1.700 lupi, i dati dell’ISPRA non sono corretti, sono sottostimati. Non passa settimana che non vi siano predazioni, anche in pieno giorno: girano per le case, rischiano di diventare pericolosi. L’uomo dovrebbe trovare un equilibrio con la natura – ha fatto notare il consigliere Veneto Valdegamberi – la politica ha il dovere di far passare determinati concetti, ma se continua a sottostare alle ideologie di associazioni, e gruppi, che fanno speculazione non ce la farà. La mia proposta risolutiva riguarda un piano ad hoc che permetta di contenere il problema, come nei paesi ecologicamente più avanzati.”

L’esempio svedese

In Svezia c’erano 400 lupi, la Svezia ha una popolazione inferiore a quella dell’Italia, una superficie più ampia, e una densità abitativa più bassa. Le foreste, immense, hanno ritenuto che 400 lupi per la Svezia fossero troppi – si è congedato così il politico – noi in Italia ne abbiamo circa 6/7mila e nessuno dice niente, non capisco perché in Svezia, dove sono più evoluti ora ne contano 200, qui ne abbiamo 7mila ed è vietato toccarne uno? Noi lavoriamo per l’ambiente o dell’ambiente facciamo un business?

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