L’economia della Cina, che per decenni ha marciato come una locomotrice a piena potenza, rallenta sotto il “peso” della svalutazione immobiliare.

La Country Garden, il gigante dello sviluppo immobiliare di lusso fondato nel 1992 con sede nel distretto di Shunde, ha registrato nei primi sei mesi del 2023 una perdita netta stimata di circa 6,25 miliardi dollari.

Il mix esplosivo, generato dalla politica zero – Covid, il protrarsi delle tensioni geo-politiche internazionali dovute al conflitto militare in Ucraina e il costo delle materie prime; ha generato effetti negativi anche nel tessuto economico del dragone.

Il settore immobiliare cinese, che per decenni ha registrato enormi flussi d’investimenti nazionali e internazionali; in particolar modo nel comparto di lusso, con la svalutazione immobiliare ha ridotto notevolmente i margini di profitto.

Il dodici agosto 2023, dopo la diffusione delle notizie che si riferiscono alle perdite economiche registrate, la Country Garden Real Estate Group sospende la negoziazione di undici titoli obbligazionari on-shore della Country Garden.

Il rischio insolvenza, del colosso dello sviluppo immobiliare di lusso, incombe sulla crescita economica del dragone.

Cina, la crisi di liquidità della Country Garden:

Le prime fasi della crisi di liquidità, del colosso dello sviluppo immobiliare di lusso Cauntry Garden, risalgono a gennaio del 2023.

La crisi del settore immobiliare, dovuta alle incertezze economiche e ai ridotti margini di profitto, ha prodotto una forte svalutazione dei titoli azionari della compagnia; con una flessione del valore delle azioni del 14,4 percento.

Con una perdita cosi elevata, protratta per i primi sei mesi del 2023, la compagnia ha registrato una perdita stimata di circa 6,25 miliardi di dollari; che rischia di paralizzare l’operatività della stessa società.

L’otto agosto 2023 la Country Garden, alla scadenza di due forme obbligazionarie off-shore, è inadempiente per circa quarantacinque milioni di dollari nel rimborso degli interessi maturati dagli investitori.

Per evitare conseguenze economiche, procurate dal mancato rimborso degli interessi maturati dalle obbligazioni, la compagnia ottiene una proroga di trenta giorni per il pagamento.

Il dieci agosto del 2023, con i bilanci profondamente segnati dalla perdita netta registrata nei primi sei mesi del 2023, la Country Garden nomina la società di servizi finanziari China International Capital Corporation (CICC) come suo consulente finanziario; per la gestione e il risanamento del debito.

Dopo la diffusione delle notizie, relative alle perdite economiche accumulate e all’inadempienza nella restituzione degli interessi maturati sui titoli obbligazionari off-shore, il quattordici agosto 2023 la Country Garden Real Estate Group sospende la negoziazione di ulteriori undici titoli obbligazionari on-shore; emessi tra il 2012 e il 2022 e quotati alla borsa valori di Shenzhen e Shanghai.

Lo spettro della crisi immobiliare sull’economia del dragone:

Con decenni di forte crescita economica, sostenuta da elevati livelli di export internazionali e dai consumi interni in costante crescita, Pechino ambiva ad affermarsi entro il 2050 come prima potenza economica mondiale. Surclassando l’economia a stelle e strisce, che da molti decenni detiene saldamente il primato.

La crisi immobiliare, che già nel 2021 ha portato al fallimento del quaranta percento delle società che operano nel settore, potrebbe avere effetti negativi sulla crescita del PIL. Ostacolando le ambizioni, a lungo termine, del dragone.

Le cause della crisi economica, che Pechino si trova a dover affrontare, possono essere considerate come l’effetto di un mix di eventi geo-politici e decisioni di politica interna.

Con le prime restrizioni, imposte per contenere la diffusione della pandemia da Covid-19, l’economia cinese ha subito un brusco rallentamento; sia dei consumi interni sia delle esportazioni.

La politica zero – Covid, con rigidi lock-down d’intere città per arginare i ripetuti focolai dei contagi, più volte adottata da Pechino ha ridotto ulteriormente i consumi interni.

Le tensioni geopolitiche internazionali e l’aumento del costo delle materie prime, dovuto al protrarsi del conflitto militare in Ucraina, hanno prodotto effetti negativi sia sul mercato interno sia nei mercati internazionali.

In Cina e al di fuori dei confini geografici del dragone, dove la Country Garden ha investito nella realizzazione di complessi residenziali di lusso, la svalutazione immobiliare ha prodotto una considerevole perdita dei margini di profitto; gettando il settore immobiliare cinese in profonda crisi.

Gianni Truini